sabato 29 giugno 2013

Walking through Rome...the Victorian


This monument was built to commemorate the King Vittorio Emanuele II, the first king of Italy, The monument was inaugurated June 4, 1911 by King Vittorio Emanuele III. Looking carefully you will notice the Victorian in the statues and in his writing, the significance of this monument, represented by the two by two inscriptions: "PATRIAE UNITATI" "civium Libertati","The unity of the motherland," "the freedom of citizens", each is positioned at the bottom of the two chariots of Carlo Fontana and Paolo Bartolini. Are noticed the four winged victories, as the two complexes of Thought and Action, were golden, the Quadrighe symbolize, however, Unity and Freedom. The statues are a symbol of civic values ​​of the Italian people and symbolize six groups: the Force, the Right, the Concordia, Action, Thought, and the Sacrifice. 

The sixteen statues depicting the regions and cities that were capitals or maritime republics are central elements of the complex, of the 14 cities are represented: Ferrara, Italy, Urbino, Amalfi, Naples, Bologna, Florence, Florence, Genoa, Milan, Palermo, Pisa, Ravenna, Mantova. At the center of the monument is located the shrine with a statue of the goddess Roma and the tomb of the Unknown Soldier. Admiring the bas-relief on the left we see symbolized: the industry: the long beam, supported by homo faber, hangs the heavy anvil. A female hand rests on the anvil a crown of oak, symbol of strength. The winged genius of Labor, leaning on human effort, is about to go up on the big plow victorious triumph. Agriculture: breeding, reaping, grape harvest and irrigation. On the bas-relief of the right hand will find: the three female figures that offer honorary crowns in Rome, followed by banners, signs of the legions. On the triumphal Biga are the genius of the Love of Fatherland and the victorious hero, leaning against the great sword of the Titans. Two women hold was holding his cloak. In this cycle we find the reason for the long beam, which hangs from the brazier of holy fire. In columns and in other parts of the plant symbols will find that they have their meaning: to victory the palm, the oak strength, the laurel as a value and victorious peace, the myrtle and the olive tree for the sacrifice for peace and harmony. In a central location of the monument stands the huge equestrian statue of King Vittorio Emanuele II. There are also two beautiful fountains that represent, on the left, the Adriatic Sea, facing to the East with the Lion of St. Mark and the other to the right, the Tyrrhenian Sea with the she-wolf of Rome and the siren Partenope. In Victorian 4 November 1921 was laid the corpse of a soldier, whose name is unknown, to remember the soldiers who died in the war, eleven nameless corpses were brought to Aquileia October 28, 1921 and was chosen a woman, Maria Bergamas of Trieste, which chose one embracing it and that was chosen to be brought to Rome. This is the most significant monument of the city of Rome and the porch you can enjoy a magnificent view of the historic center of the city with the Roman Forum, the Roman Forum and are hosted inside the Shrine of the Flags, the National Museum of the Risorgimento, which hosts exhibitions of painting, and the Museo del Vittoriano.

giovedì 27 giugno 2013

(Segue) Un soggiorno a Ninfa e Sermoneta (Latina)


Il soggiorno prosegue visitando Sermoneta, dalle origini antichissime con un bel borgo medioevale con le stradine, la Porta Medievale, le scalinate il tutto ordinato e spesso ornate con piante e fiori come i balconi delle case. Antiche Mura di Cinta circondano Sermoneta e la cittadina è dominata dal Castello dei Caetani in quanto a Pietro Caetani, conte di Caserta e facente parte della Casata, la famiglia degli Annibaldi cedette tutte le proprietà. La famiglia Caetani lo ristrutturò ampliandolo anche con la torre Maschietto, la torre Maschio di 42 metri e la “Sala dei Baroni”, in seguito il giovane Onorato III Caetani fece abbellire le stanze con affreschi. Dopo anni di abbandono oggi si può visitare questo bellissimo Castello perché Lelia Caetani, ultima discendente del ramo di Sermoneta, creò la Fondazione Roffredo Caetani tenendolo aperto con giorni ed orari da consultare.

Da visitare la Chiesa di Santa Maria Assunta con il bel campanile, in stile romanico, alto 24 metri e decorato mentre nell’interno della chiesa vedremo la pittura a tempera e foglia d’oro su tavola di legno rappresentante la Madonna degli Angeli del fiorentino Benozzo Gozzoli (1452) e l’affresco del Giudizio Universale. Inoltre, dietro l’altare, nella zona del coro vedremo un bellissimo affresco con le Scene della vita di Maria;  altre chiese sono: la Chiesa di San Michele Arcangelo, la Chiesa di San Giuseppe. Da vedere la Sinagoga ebraica (XIII sec.) anche se ai giorni odierni resta solo la bella struttura esterna, con finiture in pietra accuratamente lavorate, fra cui risaltano la porta d’ingresso ad arco ed una graziosa bifora con colonnina e capitello romanici. Proseguendo per una piccola valle poco distante da Ninfa e Sermoneta si trova l'antica Abbazia di Valvisciolo, la facciata benché semplice ha, sopra la lunetta del portone, un bellissimo rosone, ma prima di arrivare all’ingresso troveremo un grande piazzale e aiuole con alberi; nell’interno il bel chiostro è delimitato dal colonne con i capitelli scolpiti e l’antico pozzo. La cittadina offre al visitatore anche feste come la Festa dei fauni (19 marzo), il Maggio Sermonetano, il festival Pontino di Musica Classica (luglio), la Secolare e tradizionale Fiera di San Michele (29 settembre),  la Festa della Madonna della Vittoria (seconda domenica di ottobre), con Rievocazione Storica della Battagli di Lepanto.


mercoledì 26 giugno 2013

Un soggiorno a Ninfa e Sermoneta (Latina) (Segue)


Latina è una carina cittadina da visitare ma ci sono vicino due luoghi interessanti da visitare: Ninfa con un bellissimo parco naturale e Sermoneta centro medioevale. Ninfa è stata un’antica città medioevale sorta nel corso dell’ VIII secolo d.C., per la sua posizione strategica, divenne ben presto un agglomerato di case e, in seguito, una città fortificata a difesa delle scorrerie saracene, molto temute in quel tempo (IX sec.). Ninfa appartenne ai Conti di Tuscolo nel XI sec., nel XII sec. ai Frangipane, col tempo appartenne alla famiglia Caetani avendo un duplice scopo: aumentare la loro ricchezza e riunire in un unico territorio i feudi di famiglia, ma dopo lo scisma d’oriente avvenuto nel 1378 due situazioni sfavorevoli portarono all’inesorabile declino di Ninfa. Viene riportato, in varie edizioni, che in questa cittadina, difesa da una doppia cinta di mura e fornita di opere sia per l’approvvigionamento idrico che per gli attracchi fluviali, aveva torri e belle chiese. Di queste chiese rimangono resti significativi  quella dedicata a Santa Maria Maggiore, al cui interno, completamente scoperchiato, ci sono resti di affreschi, i resti anche delle chiese di San Giovanni, San Salvatore e San Biagio. Oggi troviamo una magnifica Oasi, un giardino dove si trovano i resti di importanti monumenti e delle numerose case che formavano il nucleo centrale dell’abitato e un particolare ponte detto “del macello”. Percorrendo l’Oasi di Ninfa troveremo anche delle piante particolari provenienti da diverse parti del mondo come l’Albero della Nebbia proveniente dall’estremo oriente. Nel corso d’acqua che attraversa il giardino vedremo il martin pescatore, mentre le acque del lago ci sono gallinelle, porciglioni, cannaiole e la lontra; inoltre nel giardino c’è il corvo imperiale, il codirosso e il passero solitario, che spiccano il volo dalle rupi della montagna retrostante. Le altre bellezze di flora e fauna, qui non riportate, sono frutto di un intenso lavoro di ristrutturazione iniziato nel 1920 quando Gelasio Caetani  fece ripulire dai rovi i ruderi degli edifici principali, fece restaurare il castello e la torre del lago e avviò la realizzazione dello splendido giardino. Poi il mantenimento lo dobbiamo a Donna Lelia Caetani, l’ultima erede della stirpe, deceduta nel 1977 e che per sua volontà Ninfa è stata donata, insieme al castello Caetani di Sermoneta, alla Fondazione Roffredo Caetani. L'Oasi di Ninfa nel 1957 venne dichiarata Area di interesse pubblico, nel 1973 divenne Oasi del WWF, successivamente fu dichiarato “Monumento naturale”. Infine è stata dichiarata Sito dì Importanza Comunitaria (Sic) e inserita nella Rete Natura 2000;  il WWF  e la LIPU  collaborano con la Fondazione Caetani. Per informazioni di apertura rivolgersi all’Ente Provinciale per il Turismo di Latina, Fondazione Caetani a Roma o al WWF Lazio per poter ammirare un prezioso angolo della provincia di Latina.




martedì 25 giugno 2013

Un weekend a…Manziana (Roma)


Manziana ha un territorio, dal punto naturalistico, molto ricco e vario meta ideale per chi volesse passare un weekend nella natura. Benché sia un piccolo centro il borgo è ben strutturato e si dirama da una piazza panoramica, al centro della quale vi è una fontana risalente al 1733 e con il Palazzo Tittoni,cinquecentesco, da visitare il Duomo. Adiacente al centro si trova  la Macchia Grande, un bosco formato da 600 ettari con cerri, aceri selvaggi, querce e farnie, mentre nel sotto bosco si potranno vedere felci, rose canine, pungitopi, agrifogli e ciclamini. Qui vi trovano rifugio ogni specie d'animali come volpi, faine, donnole, beccacce, picchi, ghiandaie. Passeggiando si troveranno anche tratti di strada romana e tombe etrusche, al limite della Macchia Grande vi è un monumento unico e misterioso, noto come l’Ipogeo delle Macerine. Una visita non può mancare alla Caldara di Manziana che è un'area protetta istituita nel 1988 ed è situata all'interno del Parco naturale di Bracciano. Si può vedere la palude solfurea al centro della caldara, che è composta da acqua che gorgoglia in varie polle a seguito di emissioni gassose di anidride solforosa. Questa si è generata a causa del deposito, sul fondo della conca, di uno spesso strato di fanghi sulfurei che, essendo impermeabili, trattengono l'acqua piovana o proveniente dai ruscelli circostanti. Inoltre rende interessante questo luogo il boschetto di betulle che è costituito dalla macchia mediterranea e da querceti e da un boschetto di betulle bianche. Per osservare bene, nel suo insieme, la Caldara e la zona circostante, il posto migliore è l’entrata dove c’è l’informazione e dove si può chiedere la guida per poter avere notizie su questo posto che può essere considerato un monumento naturale. Volendo si ci può fermare per il pic nic essendoci dei tavoli messi a disposizione del pubblico. Questi posti la cittadina di Manziana offre al visitatore per passare momenti  a diretto contatto con la natura oltre alla buona gastronomia locale.


lunedì 24 giugno 2013

Una foto ed un pensiero dedicato a Roma dalla nostra amica Antonella Vannini.

Un weekend alla Foresta Umbra nel Parco Nazionale del Gargano


Quest’oasi naturalistica unica nel Mediterraneo si trova in Puglia, tra Vico,Vieste e Monte Sant’Angelo nel cuore del Parco. Percorrendo questi sentieri, si arriva ad una altitudine di 832 metri, si potrà ammirare la grande varietà  di specie botaniche come le latifoglie, faggete e tante specie di flora nel sottobosco, soprattutto le orchidee, ma l’albero più presente e rappresentativo è il faggio con le sue fronde fitte e omogenee. Altre varietà sono: i cerri, le querce, il carpino bianco e nero, l’olmo montano e l’olmo campestre; nel sotto bosco altre varietà sono: in inverno felci, biancospino, pungitopo; in primavera ed estate anemoni, ciclamini, viole e molti tipi di orchidee; in autunno si possono trovare tante specie di funghi come i prelibati porcini, mazza di tamburo e russule, ma anche funghi velenosi. Per i sentieri del bosco ci sono delle aree attrezzate per fermarsi a riposare o fare un picnic, in una di queste zone, vicino a un delizioso laghetto, c'e anche un'area giochi. Da tener presente che ci sono alcune parti della foresta, vietate ai visitatori ed altre accessibili in auto, in bici per cui è sempre meglio avere indicazioni dal personale che gestisce le attività proposte dalla cooperativa e che comprende le guide ufficiali del Parco Nazionale del Gargano. Poiché i raggi del sole fanno infatti fatica a penetrare fra le foglie fitte del bosco è chiamata “Umbra” proprio perché è “ombrosa”. Questo habitat naturale permette la sopravvivenza di tantissimi animali fra cui anche numerosi rettili; anche qui troveremo dei sentieri pedonali e dei sentieri percorribili in mountain bike, seguendo i percorsi indicati infatti è possibile incontrare, oltre ad altre specie, le volpi, i ricci, gli scoiattoli, le martore, il gufo reale, il falco pellegrino, l'astore, il picchio rosso maggiore, quello rosso minore, il rosso mezzano; il più raro è invece il picchio a dorso bianco. L'animale caratteristico di questa foresta è il capriolo garganico, una specie originaria del territorio che si distingue da quelle presenti in altre parti d'Italia e d'Europa. Questa distinzione dell’animale è dovuta per le sue dimensioni ridotte, per il colore della pelle soprattutto nella parte riguardante la fronte e per la mancanza di macchie bianche sul collo, infatti il suo colore in inverno è grigiastro mentre in primavera è rosso ruggine. All'interno della foresta troveremo il museo che conserva animali impagliati, resti di arnesi utilizzati in epoca preistorica e cartine geografiche del territorio della Foresta Umbra. La riserva naturale che si estende per molti ettari sul territorio del parco, è suddivisa in quattro zone che vanno dalla più incontaminata, dove non è permesso entrare, alla meno vincolata da restrizioni, dove troveremo cinque comuni: Vico del Gargano, Monte Sant'Angelo, Vieste, Carpino, Peschici che tempo a disposizione sono da visitare. Durante questa gita si ha la possibilità di assaggiare la cucina tradizionale  che è molto semplice ma non per questo meno buona, le verdure, i formaggi e le zuppe vengono conditi con l'olio extravergine di oliva locale e da tanti aromi. Troveremo anche un'ampia scelta di pietanze a base di carne e di pesce. Il Parco Nazionale del Gargano merita una visita perché è un bellissimo luogo per i suoi paesaggi e di habitat naturali, unici nel loro insieme con suggestivi laghi, belle formazioni rocciose, lunghe spiagge con le limpidissime acque dell'Adriatico.




sabato 22 giugno 2013

Cartoline da Venafro

Castello Pandone - Museo Nazionale

Interno del castello

Walking through Venice you will find Little-known monuments ...


Venice offers the attentive visitor the opportunity to know, wandering the street, monuments and churches not reported in the guidebooks but which are stunning works of art, here are some:

La Scala Contarini is beautiful staircase of the palace of the same name, Gothic Renaissance, is located a little 'hidden in a small courtyard in the San Marco district, in the Court of Risi, near the Campo Manin.  At the end of the '400 Pietro Contarini added to his palace, the purpose of improving the internal facade of the building, this wall element that has a winding structure made up of many loggias, uniting the various plans to air a spiral staircase that winds, in Venetian dialect "Bovolo", inside a cylindrical tower arches upward. La Scala Contarini Del Bovolo is one of the most unique examples of Venetian architecture in transition from the Gothic to the Renaissance.  

The Oratory of the Crociferi is located in Cannaregio 4905 Field of the Jesuits, this hospital building dates back to the twelfth century, also housed pilgrims and crusaders on their way to the Holy Land. He later became a shelter for destitute women and still retains the function of hospice; he was held by the Crociferi that in the sixteenth century. They did embellish with a beautiful artistic decoration by Jacopo Palma the Younger, who built it between 1583 and 1592. In all the walls are narrated events related to the history of the hospital, which was a legacy of the Doge Renier Zen, Crociferi of the friars, as well as moments of the Christian tradition to which these men were devout. Very nice is the altar of the Madonna with Jesus dead, on wood coffered ceiling, we will see a choir of musician angels surrounding the Virgin of the Assumption, titular of the church. You visit by appointment. The Church dell' Ospedaletto and Music Room is located in Castello 6691 realized in 1575 where there was a hospital that housed the poor, the sick, orphan. The church Barbaria de le Tole, the church of Santa Maria dei Derelitti was featured a beautiful façade designed by Baldassarre Longhena and was enriched in the course of the'600 and '700, precious works of art of GB Tiepolo, of C. Loth and of P. Free. At that time the orphan girls were educated in the field of music by talented teachers and became so famous for the musical tradition, the organ remains as a reminder of Peter Nacchini and the Music Room, the room was painted by Jacopo Guarana and Augustine Mengozzi Colonna. This musical tradition is repeated again today in the many concerts organized dall'IRE. The Church of the spinsters or Church of St. Mary of the Presentation is located in Giudecca 32, Foundation of the spinsters and was built between 1581 and 1588. It has a beautiful façade with bezel, two small domed towers and a dome larger; we will find beautiful paintings in the interior of L. Bassano, of J. Palma the Younger, Aliense, P. Ricci, as well as sculptures by J. Sansovino and S. M. Morlaiter. The Church encompasses the house of the spinsters whose institution was founded in 1561 by Venetian ladies to give asylum to young girls who for their beauty, they were forced into prostitution but to which they wanted to escape. The church which is part of the third pole Palladian, after S. Giorgio and the Redentore in the urban renewal project of the southern basin of S. Marco.






mercoledì 19 giugno 2013

Visitando Firenze troverete... il Giardino di Boboli


Il periodo di massimo splendore delle arti e dell’architettura a Firenze lo si deve alla famiglia Medici e questa passione per il bello lo ritroviamo anche nel bellissimo Giardino di Boboli. Questo Giardino, all’italiana, è uno dei più grandi parchi di Firenze, si trova tra Palazzo Pitti, il Forte Belvedere e Porta Romana e può essere definito un museo all'aperto per le sculture, fontane, le varie piante e le grotte. Passeggiando tra queste bellezze si può immaginare Cosimo I de’ Medici, la famiglia, la corte che uscendo da Palazzo Pitti arrivando qui  vi trovava gli svaghi più vari tra opere d’arte che troviamo ancora oggi. Percorrendo i viali troveremo la Grotta del Buontalenti con tre camere comunicanti con rappresentazioni pastorali, la rappresentazione marmorea di Paride che rapisce Elena, la copia dei Prigioni di Michelangelo e la fontana con la Venere che emerge dal bagno. Poi troveremo l'Anfiteatro romano a forma di ferro di cavallo avente in mezzo una vasca di granito, proveniente dalle Terme di Caracalla, e l'obelisco egiziano al quale fu aggiunto un basamento con tartarughe in bronzo eseguito da Gaspero Paoletti su ordinazione di Pietro Leopoldo. Tra terrazzamenti si trova il Bacino del Nettuno, una grande vasca con la statua bronzea di Nettuno che emerge da uno sperone roccioso, proseguendo troveremo la Statua dell'Abbondanza del Tacca, sul lato est dell'anfiteatro, all'altezza della statua dell'Abbondanza, si raggiunge la Kaffeehaus padiglione in stile rococò con l’esotica cupola finestrata, l’edificio sorge su un prato digradante al cui centro si trova la fontana di Ganimede e da cui si può ammirare il panorama. Tra le varie fontane c’è la Fontana dell'Oceano nel Piazzale dell’Isolotto, la fontana di Giove, la fontana del carciofo e la fontana del forcone. Continuando il percorso troveremo molte varietà di alberi che può sembrare un percorso tra la natura, ma anche altre statue importanti come la statua di Andromeda e di Esculapio, di Flora e Giove giovane. Troveremo anche il prato delle Colonne e la Limonaia inoltre è da visitare il Forte Belvedere. Proseguendo adiacente a Palazzo Pitti troviamo l'edificio della Meridiana, un opera neoclassica che prende il suo nome dalle meridiane poste in facciata; davanti si estende il Prato della Meridiana, è un ampio spiazzo erboso in forte salita e con varie statue. Il Giardino di Boboli è uno di quegli angoli di Firenze che vale la pena di scoprire o riscoprire per il suo fascino particolare che il visitatore saprà cogliere e ricordare nel tempo.


sabato 15 giugno 2013

By visiting Rome ...you will find some of the Fountains more or less known

Rome is the city of large and small fountains, beautiful, imaginative and almost always the work of great sculptors and architects. These fountains have a long history, which begins with the early Roman aqueducts and continues through the centuries, with fountains, Renaissance, Baroque, and Neoclassical those of the nineteenth century up to modern ones. Here are some: Fountain of the artists, Margutta, the project architect Pietro Lombardi and it was manufactured in 1927 is a set of symbols of the artists. From the original triangular base they get up two easels shelves on which rest two masks, other one is sad, cheerful, wanting to emphasize the alternating fortunes of the artists. Fountain of the Four Rivers in Piazza Navona. To give a worthy accommodation in Piazza Navona, the obelisk to the obelisk coming from the Circus of Maxentius and designed by Bernini, the Pope Innocent X Pamphili authorized the work of the fountain and the work inaugurated June 12, 1651. Around the monolith were laid four statues of white marble five meters high that represent rivers. The first was by Claude Poussin is dedicated to the Ganges symbolizes Asia; Nile for Africa is by Giacomo Antonio Fancelli, its head covered because up till then unknown the headwaters; Antonio Raggi has sculpted the Danube for Europe and finally the Rio de la Plata, a symbol of America, by Francesco Baratta. Fountain of the Acqua Marcia, in Via Nomentana, the municipality in the early of the twentieth century, he place the reference fontanile of the Acqua Marcia, placing at the center of the basin bordered by a cornice placed to crown of the wall which is leaning against the fountain, its emblem decorated with a swag in the tradition of nobility. Fountain of the Acqua Paola, for the Romans the Gianicolo Fountain, was sought by Paul V Borghese (1605-1621). The monumental fountain has three wide niches, flanked by two smaller niches, from each of which water gushes. In 1690, Alexander VIII, designed by Carlo Fontana, replaced the five shells at the base of the mouths of water with the great basin. The Barcaccia in Piazza di Spagna, was commissioned by Pope Urban VII to Pietro Bernini, is decorated within two "sun mouths" barberiniane water out in a fanwise and are located the outside the two arms of Urban VIII. Fontana della Botte, in Trastevere, the barrel, placed vertically on a base, it is the typical "cart", formerly used to transport the wine of the Castelli Romani, the water is collected in a half basin below. At the sides of the cask you will find two measures of wine, from which flows water that collects on the ground in special basins. Fountain of the goddess Roma, in the Capitol, was designed by Michelangelo in the years around 1536 not as a fountain, but as a superb ornament of the square. In the central niche of the steps Michelangelo foresaw the insertion of a colossal statue of Minerva (now in the courtyard of the Capitoline Museum), was then replaced by current statue, more modest size, the goddess Roma triumphans. At the sides of the large niche, Michelangelo he inserted two huge statues depicting the river Nile and the Tigris, originally adorned the baths of Constantine, on the Quirinal Hill The Romans wanted to transform the Tigers in the Tiber and therefore changed the tiger into a wolf and placed it beside Romulus and Remus. A new fountain of the goddess Roma is located in Piazza del Popolo to the Pincio and was designed by Valadier in 1823.

mercoledì 12 giugno 2013

By visiting Florence you will find ... Palazzo Vecchio, or Della Signoria


Palazzo Vecchio, or della Signoria, is located in Piazza della Signoria and was built in 1299  to host Priors of the Arts and Gonfalonier of Justice supreme governing body of the city. Cosimo I de 'Medici in 1540 he made ​​his home and in the Salone dei Cinquecento is a cycle of paintings recalls the triumph and the glory of Cosimo I and The Genius of Victory by Michelangelo. Continuing the route there are the private environments the family in which there is the Chapel of Eleonora da Toledo with frescoes sacred theme as "The angel announcing angel," "The Virgin of the Annunciation", "The passage of the Red Sea" and various frescoes. There is besides the Audience Hall and the Lily but the Hall of the Geographical Maps, with the big terrestrial globe encloses unique panels of its kind. These paintings represent all parts of the known world in the sixteenth century. The rooms of the palace encompass paintings ranging from the thirteenth century to the present day, collection of statues that date back in some cases to the I-II century BC, up to the nineteenth century. In addition you will find: the Hall of Caravaggio, Bartolomeo Manfredi, of Gherardo delle Notti, the Hall of Caravaggeschi and the Hall of Guido Reni. To be visited on, reservation, the Vasari Corridor a kilometer long and served as a liaison between the offices of the Medici and Palazzo Pitti, then the residence of the same family, today exposes a part of the paintings of the seventeenth and eighteenth centuries Uffizi and that of the self-portraits of the artists. From here you can admire the view of the river and the interior of the Church of Santa Felicita, along one wall there is in fact a window that looks out over what was once the private box of the Medici family. The Tower of the Palace, attributed to Arnolfo di Cambio, was built between the thirteenth and fourteenth centuries. After the visit a walk in the Palazzo Vecchio in Piazza della Signoria and see the Fountain of Neptune, the famous David by Michelangelo, the original of which is in 1503 at the Galleria dell'Accademia, and Hercules and Cacus by Baccio Bandinelli.

martedì 11 giugno 2013

Passeggiando per l’Appia Antica (Roma) troverete…il Circo e villa di Massenzio


Questa area archeologica si trova all’interno del Parco Archeologico dell’Appia Antica, tra il II e II miglio ed  è costituito da tre edifici principali: il palazzo, il circo ed il mausoleo dinastico. Queste costruzioni furono progettate per ricordare l’Imperatore Massenzio che fu l’avversario di Costantino il Grande nella battaglia di Ponte Milvio del 312 d.C. I resti di queste  costruzioni si configurano come l’ultimo atto della trasformazione di una originaria villa rustica repubblicana (II sec. a .C.). Il monumento più noto di tutto il complesso è il circo, l’unico dei circhi romani ancora ben conservato in tutte le sue componenti architettoniche. All’interno di un quadriportico allineato sulla via Appia Antica, si erige il mausoleo dinastico, noto anche come “Tomba di Romolo” dal giovane figlio dell’Imperatore che qui forse fu sepolto e  che diventa il nucleo centrale del complesso. La Via Appia fu sempre considerata, dai Romani, un arteria importante per l’espansione del loro potere divenendo anche un luogo di residenza e di sepoltura delle più importanti famiglie consolari della Roma repubblicana e imperiale.  I Torlonia, duchi di Bracciano, acquisirono nell’Ottocento l’area e del circo successivamente quella del mausoleo, in seguito tutto fu annesso alla più vasta tenuta della Caffarella.   

Per informazione e prenotazione: 060608 tutti i giorni 9.00-21.00. Orario: Martedì - domenica 10.00-16.00.  24 e 31 dicembre 10.00-14.00. (la biglietteria chiude mezz'ora prima). Giorni di chiusura Lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio, 1 maggio.

Itinerari sull'Appia Antica a Roma

I monumenti sull'Appia Antica


Circo e Villa di Massenzio (Appia Antica)

domenica 9 giugno 2013

Passeggiando per Roma incontrerete la Basilica di Santa Maria Maggiore


La città di Roma ha molte bellissime basiliche e chiese ma solo quattro sono le basiliche del Papa: la Basilica di San Pietro, la Basilica di Santa Maria Maggiore, la Basilica di San Giovanni in Laterano e la Basilica di San Paolo fuori le mura. Percorrendo Via Cavour per andare alla Stazione Termini si arriva a Piazza Santa Maria Maggiore dove sorge la Basilica che ha il nome dell’omonima piazza. La storia della Basilica risale tra la notte del 4 e 5 agosto del 356 quando papa Liberio sognò la Madonna che lo invitava a costruire una chiesa sul posto in cui avrebbe trovato la neve, il medesimo sogno lo fece Giovanni, ricco nobiluomo romano, che finanziò la costruzione. La mattina a Roma si trovò la neve solamente in questa piazza posto prescelto dalla Madonna, da qui il primo nome del tempio, Santa Maria ad Nives. La basilica si presenta con una bellissima facciata avente un portico a cinque aperture al centro e tre nella loggia superiore il tutto è sovrastato da una balaustra ornata dalla statua della Vergine con il Bambino con ai lati le statue di S. Carlo, il B. Albergati, Santi Pontefici. La loggia del '700 contiene mosaici medievali che illustrano la leggenda delle origini della Basilica, il Campanile di 75 metri è il più alto di Roma, risale al 1377, per ricordare il ritorno di Papa Gregorio IX da Avignone. Entrando in chiesa si potrà ammirare la sua vastità, lo splendore dei suoi marmi e la ricchezza della decorazione; i mosaici che si vedono nella navata centrale riassumono i quattro cicli di Storia Sacra i cui protagonisti sono Abramo, Giacobbe, Mosè e Giosuè che stanno a testimoniare la promessa di Dio al popolo ebraico della terra promessa. Inoltre si potrà ammirare il mosaico del Torriti che si divide in due parti distinte: nella conca absidale c'è l'Incoronazione della Vergine, nella fascia sottostante sono rappresentati i momenti più importanti della Sua vita. Al centro della conca, racchiusi in un grande cerchio, Cristo e Maria sono seduti su di un grande trono raffigurato come un divano orientale, Gesù pone sul capo della Madre una corona gemmata. Altre bellezze artistiche da ammirare sono le scene della vita della Madonna,  la "Natività di Cristo" del Mancini, i bassorilievi di Mino del Reame che rappresentano la Nascita di Gesù, il miracolo della neve e la fondazione della basilica da parte di papa Liberio, l'Assunzione di Maria e l'Adorazione dei Magi. La Cappella Sistina, detta anche del Santissimo Sacramento, ingloba anche la Cappella del Presepe e sempre nella chiesa si conservano nel reliquiario in cristallo a forma di culla, pezzi di legno che la tradizione vuole che appartenessero alla mangiatoia di Gesù Bambino. Entrando nella Cappella Borghese, un gioiello artistico di rara bellezza, che rappresenta un luogo in cui si fonde arte e sentimento religioso troveremo l'icona con l'Immagine della Madonna "Salus Populi Romani". Anticamente questa icona era nota con il titolo di Regina Caeli e che la tradizione la fa risalire al tempo degli Apostoli ma per i romani è e sempre sarà l’immagine venerata di Maria Salus Populi Romani. Il bel pavimento a mosaico e il soffitto dorato racchiudono altri tesori dell’arte religiosa che i visitatori possono ammirare perché ogni colonna, ogni quadro, ogni scultura, ogni angolo di questa Basilica riuniscono storia e sentimento religioso. La Basilica di S. Maria Maggiore è un autentico gioiello ricco di bellezze dal valore inestimabile che da circa sedici secoli domina la città di Roma e che i romani, ogni 5 agosto di ogni anno, commemorano il "Miracolo della Nevicata" con  una cascata di petali bianchi sulla Basilica Mariana il più antico tempio mariano. Il credente o il semplice appassionato d’arte proverà sicuramente quelle emozioni che arte e fede sanno infondere in una chiesa.

sabato 8 giugno 2013

A stay in Padua


City of artistic and cultural traditions Padua offers much to tourists, here are some of thematic itineraries to discover large and small treasures of this amazing city. The classic route predicts the beginning starting from Piazza Hermits to visit the famous Scrovegni Chapel by Giotto, the Church of the Eremitani with frescoes by Mantegna and the Civic Museums Hermits the works by 300-700. Further ahead we reach Piazza dei Signori where stands the Palazzo del Capitan, with the triumphal arch antique clock astral, a visit to the Cathedral and to the Baptistery, to the Chapel of Santa Maria degli Angeli, to the Botanical Gardens and the Basilica del Santo. Driving along the Piazza delle Erbe and fruits, the Lords will interesting shops and the ancient market everyday, and between a wander round and the other a stop at Café Pedrocchi, historic cafes in the city, to taste typical local sweets but also the excellent coffee with cream. The itinerary leads to the rediscovery of faith important churches such as the Basilica of Santa Gustine with beautiful domes, the Basilica of St. Anthony, known as the Basilica del Santo, where the mortal remains uncorrupted and the Language of the Holy. The itinerary of the fresco invites you to discover, or rediscovery, a narrative painting and monumental, "walls of narrators frescoed cycles that adorn religious buildings, public and private. By the Scrovegni Chapel at the Palazzo Della Ragione with the superb cycle astrological chart, from the Oratorio Oratory of Charity of St. George. This scientific path reveals to us the path made by man in the various disciplines of knowledge, in the seat of the University at the Palazzo Bo, it keeps the ancient classroom of Medicine, the chair of Galileo Galilei, to be seen various science museums such as the Museum of the history of physics, the Observatory tower called "The Observatory". A special visit to the Botanical Gardens to do is who with its 3500 different species, even if at a reduced size, bring us to a path relaxing in the countryside. Padua offers gastronomic moments by local products such as radicchio and asparagus or boiled to Padua, the secret of this kitchen is in knowing unite the old recipes recipes with the modern cuisine and local wines make it a corollary. Good stay in Padua.
 

giovedì 6 giugno 2013

Passeggiando per Venezia scoprirete… monumenti poco conosciuti


Venezia offre al visitatore attento l’opportunità di conoscere, girando per le calle, monumenti e chiese poco riportate nelle guide turistiche ma che sono stupende opere d’arte, eccone alcune:

La Scala Contarini è la bellissima scala del palazzo omonimo, in stile gotico - rinascimentale si trova un po’ nascosta in un piccolo cortile nel sestiere  San Marco nella Corte dei Risi, vicino al Campo Manin. Alla fine del '400 Pietro Contarini fece aggiungere al suo palazzo, allo scopo di migliorare visivamente la facciata interna del palazzo, questo elemento murario che ha una struttura a chiocciola formata da tante logge sovrapposte, congiungendo i vari piani alla aerea scala che si snoda a chiocciola, in dialetto veneziano "bovolo", all'interno di una torre cilindrica traforata da  arcate ascendenti. La Scala Contarini del Bovolo è uno dei più singolari esempi dell'architettura veneziana di transizione dallo stile gotico a quello rinascimentale.

L’Oratorio dei Crociferi si trova a Cannaregio 4905 Campo dei Gesuiti, questa costruzione ospedaliera  risale al XII secolo, ospitava anche i pellegrini e i crociati che si recavano verso la Terrasanta. In seguito divenne un ricovero per donne indigenti e mantiene ancora la funzione di ospizio; era tenuto dai padri Crociferi che nel XVI sec. lo fecero abbellire con una bellissima decorazione artistica da Jacopo Palma il Giovane che la realizzò tra il 1583 ed il 1592. In tutte le pareti sono narrate le vicende legate alla storia dell'ospedale che fu  un lascito del doge Renier Zen, dei frati Crociferi, nonché momenti della tradizione cristiana a cui costoro erano devoti. Molto bello è l’altare con la Madonna con Gesù morto, sul soffitto a cassettoni lignei, vedremo un coro di angeli musicanti che circonda la Vergine Assunta, titolare della chiesa. Si visita su prenotazione.

La Chiesa dell'Ospedaletto e Sala della Musica si trova a Castello 6691 Barbaria de le Tole, la chiesa di Santa Maria dei Derelitti fu realizzata nel 1575 dove c’era un ospedale che accoglieva poveri, malati, orfani. La chiesa fu dotata della bella facciata da Baldassarre Longhena e si arricchì, nel corso del '600 e '700, di pregevoli opere d'arte del G.B. Tiepolo, di C. Loth e di P. Liberi. In quel tempo le fanciulle orfane furono educate, nel campo musicale, da valenti maestri divenendo così  famoso per la tradizione musicale, come ricordo rimane  l'organo di Pietro Nacchini e la Sala della Musica, la sala fu affrescata da Jacopo Guarana e da Agostino Mengozzi Colonna. Questa tradizione musicale si ripete ancora oggi nei molti concerti organizzati dall'IRE.
La Chiesa delle Zitelle o Chiesa di Santa Maria della Presentazione si trova a Giudecca 32, Fondamenta delle Zitelle e venne eretta tra il 1581 e il 1588. Ha una bella facciata con lunetta, due piccole torri a cupola e una cupola più grande, nell’interno troveremo bei dipinti di L. Bassano, di J. Palma il Giovane, Aliense, P. Ricci, nonché sculture di J. Sansovino e S. M. Morlaiter. La chiesa ingloba la casa delle zitelle la cui istituzione fu fondata nel 1561 da gentildonne veneziane per dare asilo a fanciulle, che per la loro bellezza, venivano avviate alla prostituzione ma a cui esse volevano sfuggire. La chiesa rientra quale terzo polo palladiano, dopo S. Giorgio e il Redentore nel progetto urbanistico di rinnovamento del prospetto sud del bacino di S. Marco.


Cartoline da ...Spoleto


Il Duomo di Spoleto


Scorcio di panorama