lunedì 30 settembre 2013

Il Lungotevere di Roma



Passeggiando per il Lungotevere si può ammirare la città ricca di storia con i suoi monumenti e chiese. Le rive del Tevere divide in due parti la città, per esempio da Ponte Umberto I a Ponte S. Angelo all'estrema destra si notano via della Conciliazione, San Pietro e Castel Sant'Angelo, da Ponte Principe Amedeo di Savoia Aosta a Ponte Mazzini si nota la chiesa di San Giovanni dei Fiorentini con cupola del Maderno (1614) sul lungotevere del Sangallo, da Ponte Garibaldi a Ponte Cestio, eretto nel 46 a.C., si vedrà L’Isola Tiberina e la Sinagoga. Ma continuando il lungo percorso, sull’altra riva, si noteranno altri particolari altrettanto suggestivi e i platani ricolmi di foglie li rendono ancor più suggestivi.



domenica 29 settembre 2013

La Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma

  L’Arcibasilica del SS. mo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista detta anche Basilica di San Giovanni in Laterano, è chiamata “ Madre  di tutte le Chiese di Roma e del mondo”. E’ la più antica sede del papato, dove nel IV secolo d. C. l'imperatore Costantino fece costruire la prima grande basilica cristiana;

foto di Antonella Vannini
il Laterano, dove vi erano la statua della Lupa Capitolina e il monumento equestre a Marco Aurelio, fu fino al XIII sec. il centro politico del potere politico e spirituale. La Basilica di San Giovanni in Laterano è oggi è la cattedrale di Roma, sede del papa nella sua qualità di vescovo, inoltre è la più antica basilica del mondo e precede di circa quattordici anni la fondazione della Basilica di San Pietro. Arrivando a Piazza di Porta San  Giovanni si noterà subito l’imponente e bellissima facciatain travertino della Basilica e guardando la sommità della facciata si vedranno 15 grandi statue di santi con al centro quella del Redentore attorniata da quelle dei santi titolari della basilica. 


Foto di Antonella Vannini

La grande porta centrale, con preziosi battenti in bronzo, introduce al solenne e grande interno che è a croce latina a cinque navate divise da alti colonnati, il sontuoso soffitto dorato disegnato da Pirro Ligorio e ornato da Daniele da Volterra tra il 1562 e il 1567 e il bel pavimento di tipo cosmatesco ne fanno da cornice. 
Vistando l’interno si troveranno le statue dei dodici Apostoli  in alcune nicchie ricavate nei pilastri, una serie di cappelle tra cui la cappella Massimo, la cappella Torlonia e mentre la più importante è la cappella Corsini, dove si trovano i sepolcri di Clemente XII Corsini e del cardinale Neri Corsini senior. 
L’altare maggiore, o del S.S. Sacramento, ha un ciborio barocco con pietre preziose e al di sopra vedremo il reliquiario della mensa su cui Gesù consumò l’Ultima Cena, l’altare papale è sormontato da uno splendido baldacchino gotico e sopra la volta che copre quest’area, chiusa da una fitta grata in oro, si trovano i reliquiari delle teste dei S.S. Pietro e Paolo. 
Molti artisti realizzarono le opere nella Basilica come l’architetto Giovanni Di Stefano che sostituì le colonne costantiniane con venti pilastri in laterizio e realizzò il grandioso ciborio inaugurato nel 1370, il pittore Sebastiano Conca che realizzò alcuni ovali con Profeti e un affresco raffigurante Geremia, il pittore Girolamo Siciolante che eseguì  il dipinto "Crocifissione di Cristo" nel 1573. Inoltre lo scultore Camillo Rusconi autore delle statue di S. Matteo, S. Andrea, S. Giovanni, S. Giacomo Maggiore, che fanno parte della serie delle 12 statue di Apostoli per i tabernacoli della navata centrale, il pittore Paris Nogari, detto romano, che realizzò nel 1595 l’affresco “Apparizione del Volto Santo”. 
Altri bellissimi affreschi sono: la “Madonna con Bambino in trono tra angeli e il donatore”, la "Consacrazione della basilica lateranense", la “Madonna Immacolata appare a San Giovanni Evangelista nell’isola di Patmos”, ma anche altre bellezze si possono ammirare nell’interno della Basilica di San Giovanni in Laterano per esempio alzando lo sguardo si vedranno, tra gli spazi di una finestra e l’altra, i tondi dipinti e raffiguranti i Profeti. 
Merita anche una visita il Museo e il chiostro, dove si conservano elementi architettonici, sculture e ornati dell’antica Basilica. Benché fu ripetutamente danneggiata e restaurata, la Basilica fu continuamente arricchita nel corso dei secoli giungendo ai giorni d’oggi come la possiamo ammirare. 

venerdì 27 settembre 2013

Cartolina da Roma


Arcibasilica del SS. mo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista chiamata anche Basilica di San Giovanni in Laterano, Cattedrale di Roma, chiamata “Madre  di tutte le Chiese di Roma e del mondo”.
La foto è stata concessa dalla nostra amica Antonella Vannini che ringrazio.
 
 

martedì 24 settembre 2013

Un weekend ad Assisi (Perugia)


La cittadina di Assisi è tipicamente medievale 

e ricca di angoli caratteristici che la rendono interessante,
il centro si suddivide in un reticolato di stradine, Assisi fu fondata dagli Umbri subendo nel tempo varie dominazioni e Signorie. Una bella cinta muraria e le porte d’accesso alla cittadina danno il benvenuto al turista che passeggiando si troverà alla Piazza del Comune dove si trova il Palazzo dei Priori (1337) con la Pinacoteca civica, il Palazzo del Capitano del Popolo, la Torre del Popolo (13059. Inoltre ecco il Tempio di Minerva su cui fu eretta la chiesa di Santa Maria sopra Minerva(1539) ma poi fu rifatta sullo stile barocco nel 1636 e dedicata a san Filippo Neri, gli edifici, ristrutturati, sono di costruzione antecedente al 1400. e la particolare fontana con i tre leoni (500)

completa la piazza. Da visitare il Museo Civico che si trova all'interno della cripta di S. Nicolò e contiene interessanti reperti che risalgono all'epoca etrusca e romana, per gli amanti della storia una sosta alla Biblioteca Comunale che conserva vari archivi ricchi di manoscritti e stampe autentici, l'archivio del sacro convento di S. Francesco contenente diverse bolle pontificie originali. l'archivio musicale, che custodisce diverse stampe e manoscritti di autori francescani del '500. Due belle chiese sono: la chiesa di Santa Maria Maggiore fondata nel X secolo, fino al 1036 fu la cattedrale di Assisi con alcuni resti di affreschi del XIV e XV secolo, il Duomo di San Ruffino intitolato al vescovo e martire del sec. III fondato nel VIII sec. circa e ricostruito più volte, al suo interno da visitare il Museo capitolare con opere stupende mentre, a sinistra della sagrestia, si accede alla porta che conduce nel sotterraneo dove San Francesco si ritirava in preghiera prima di predicare al popolo. Da non dimenticare la Chiesa di Santa Chiara



Santa Chiara e interno


Una sosta in qualche ristorante per gustare gli strangozzi al sugo d'oca, il maialino al forno, l'oca arrosto, l'anatra farcita, i tartufi e i prelibati formaggi il tutto con l’ottimo vino. Riprendendo la passeggiata, poiché Assisi è anche città d’arte, si può fare una visita alla Galleria d'Arte Contemporanea della Pro Chivitate di Assisi, al Museo d'Arte Contemporanea Padre Felice Riossetti, al Museo della Porziuncola Santa Maria degli Angeli, al Museo Etnografico degli Indios dell'Amazzonia, al Museo del Tesoro della Basilica di S. Francesco e Collezione "Perkins" di Assisi e al Museo dell'Abbazia di San Pietro di Assisi. Una visita da fare tutta particolare, per il suo significato religioso, è alla Basilica di San Francesco (XIII sec.)
La Basilica prima del terremoto scattata da me


composta dalla Chiesa Superiore e la Chiesa Inferiore. Nel suo interno si ammirano gli affreschi di Giotto che narrano la vita di San Francesco, gli affreschi che narrano scene del Vecchio e Nuovo testamento, andando verso l'altare maggiore, eretto in corrispondenza della tomba del Santo, si ammirano i quattro grandi affreschi che Giotto ha realizzato per glorificare le tre virtù fondamentali della Regola francescana: Povertà, Obbedienza e Castità. Dalla Chiesa Inferiore si può scendere alla cripta nella quale riposa la salma del Santo che è conservata nella piccola cripta posta sotto l'altare centrale della Basilica. Anche qui, nella Chiesa Inferiore, si possono vedere i bellissimi affreschi attribuiti a Giotto, Cimabue o suoi allievi, poi ogni cappella è come una pinacoteca e la grande Cappella dedicata a Santa Caterina d'Alessandria ne è una prova. La città di Assisi ricca di testimonianze artistiche, per il suo artigianato, la sua gastronomia va visitata, è luogo anche di pellegrinaggio alla Basilica di San Francesco, patrono d’Italia, dove ogni anno, il 4 ottobre, il Sindaco del capoluogo d’una regione, scelta a turno a rappresentare l’Italia, riaccende la Lampada votiva che rischiara la cripta dove riposano le spoglie mortali del Santo. Questa suggestiva cerimonia si ripete dal 4 ottobre 1939 quando papa Pio XII proclamava Francesco d’Assisi patrono primario d’Italia. Da ricordare la visita pastorale di papa Francesco, il 04 ottobre 2013, ad Assisi per ripercorrere le tappe fondamentali dell’esistenza di San Francesco visitando i luoghi e le chiese care al Santo e dove avvennero gli episodi più significativi della sua vita come in Santa Maria Maggiore dove ricevette il battesimo con il nome di Giovanni oppure alla Porziuncola dove si fece portare all’aggravarsi del suo male.

martedì 10 settembre 2013

La Basilica di San Saba all'Aventino







Ingresso secondario

Ingresso principale


il Ciborio sorretto da quattro colonne in marmo nero venato in bianco e sullo sfondo ci sono gli splenditi affreschi del XII sec. 
Nella navata di sinistra si trova l’altare del SS. Sacramento con la Statua del Sacro Cuore di Gesù,








poi una specie di navata, forse era un porticato, con affreschi del XIII sec.;

nella navata di destra si trova la bella statua della Madonna

 Maria Ausiliatrice. 
Nella sacrestia si conservano alcuni frammenti (VII sec.) di scene tratte dal Nuovo Testamento come Pietro salvato dalle acque, la guarigione del paralitico, il frammento di un gruppo di monaci che rappresentano i padri benedettini che, nel X sec., gestivano questa chiesa. 
Gli affreschi più importanti sono conservati, sempre nella sacrestia, e rappresentano sette teste di santi ma solo quattro sono riconoscibili e sono: San Sebastiano, San Lorenzo, Santo Stefano e San Pietro d’Alessandria. 

frammenti di sarcofagi murati ed un grande
sarcofago strigliato.


lunedì 9 settembre 2013

Cartoline da Roma

In origine l'odierna Basilica era un monastero risalente all'inizio del VIII sec.
Interno della Basilica di San Saba
 
Queste foto sono state scattate da me

sabato 7 settembre 2013

Il Castello di Gambatesa

La cittadina di Gambatesa ha radici molto antiche, si risale ai Sanniti, ai Romani fino ai “di Capua del ramo dei Conti d’Altavilla quando il feudo, compreso il castello, passò a questa famiglia napoletana. Il Casello sorge su un’altura che domina la valle
(tutte le foto presenti sono state messe per gentile concessione della Soprintendenza), in origine era solo una torre di difesa e di avvistamento costruita prima del XII sec. Fu Riccardo di Pietravalle, primo signore di Gambatesa, a fare il primo ampliamento, in seguito furono aggiunte le due torri angolari a base quadrangolare in modo da aderire alla pendenza dell’altura di tufo. Successivamente furono eseguiti importanti lavori, alla fine del XV sec., per rendere la struttura una dimora nobiliare e voluti dai Conti di Capua. Costoro erano una delle più antiche dinastie dell’Italia meridionale ed unite al regno spagnolo. Infatti Andrea di Capua, capitano d’arme, sposò Maria d’Ayerbe dei reali d’Aragona. Al visitatore il Castello si presenta così
nella sua bella imponente facciata a quattro livelli e con l’ingresso del Settecento. L’ingresso si raggiunge percorrendo una scalinata a tre rampe per poi visitare l’interno. Nell’atrio si possono ammirare gli affreschi riguardanti gli amori di Zeus. Il piano nobile è preceduto da un atrio diviso da arconi e pilastri e una scala che conduce al secondo piano destinato ad uso privato, al terzo piano si trova una bella loggetta che si affaccia sulla piazza e i locali della servitù sono collegati alla terrazza superiore. Le Sale si suddividono in: la “Sala del Camino”, dove Vincenzo di Capua fece ricordare le virtù del proprio casata;
(clipeo con figura di guerriero) questa figura dovrebbe rappresentare Giovanni di Capua;
la “Sala dell’Incendio”; la “Sala delle Maschere”
i cui dipinti sono tra i più conservati. Nella stessa Sala si può ammirare il dipinto di Apollo e lo sparviero e lo stemma
dei di Capua -del Balzo. Continuando l’interessante percorso ecco la “Sala del Pergolato”, il “Salone delle virtù, la “Sala del Canneto” e lo “Studiolo”
(particolare dell'angelo scrivente)
Una visita più attenta va riservata al “Salone delle Virtù”, ambiente di rappresentanza, perché con queste superbe figure,come le altre che troverete,(Fortezza e Carità)sapientemente eseguite,si è voluto mettere in evidenza le virtù di Vincenzo di Capua. Inoltre nella Sala si può vedere anche la Veduta del Foro Romano, un paesaggio fluviale e anche la rappresentazione di una raggiera cromatica


su decorazione a finto marmo. Al termine della visita, in questo interessante e bel Castello, il turista avrà avuto la sensazione di aver ripercorso le antiche vicende della dinastia dei “di Capua” attraverso gli affreschi che lo decorano in modo superbo. Questi affreschi possono essere divisi in tre categorie: vedute storiche e simboliche, vedute reali, paesaggi immaginari o difficilmente riconoscibili a una realtà esistente. Le notizie qui riportate sono tratte da libro “Il Castello di Capua e Gambatesa. Mito, storia e paesaggio” a cura di Daniele Ferrara, Soprintendenza per i beni storici, artistici e etnoantropologici del Molise”. Le foto sono state inserite, nel testo, grazie alla gentile concessione della Soprintendenza. Il turista che volesse visitare il Castello di Gambatesa farebbe bene ad informarsi presso la stessa Soprintendenza per i giorni e gli orari di visita.

venerdì 6 settembre 2013

Cartoline da Roma Appia Antica

Castel Rotondo tomba di Messalla Corvino

domine Quo Vadis

                                                     Tomba di Cecilia Metella