domenica 30 marzo 2014

Immagini dall'Italia le Chiese

1 Il Duomo di Spoleto, 2 Chiesa di Cristo- Chiesa dell'Annunziata Venafro, 3 Chiesa di Santo Stefano Potenza Picena, 4 Basilica di Assisi, 5 Basilica di San Nicola Tolentino, 6 Cattedrale di San Francesco Livorno, 7 Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice Torino

sabato 29 marzo 2014

I Musei dedicati alla cioccolata in Italia

Queste sono le città, tra le molte, dove visitare il Museo della Cioccolata:

Perugia: Museo Storico Perugina. 


Il museo ebbe inizio nel 1997 e il percorso museale è suddiviso in 4 sezioni: dal cacao al cioccolato, una storia di impresa, 

prodotti e reti di vendita, la comunicazione. Inoltre sono esposti macchinari di produzione, 

scatole e confezioni tra le più significative utilizzate dall’azienda dal 1907 a oggi. Tra le curiosità, la riproduzione fotografica della prima scatola Baci Perugina disegnata da Federico Seneca con la rielaborazione del quadro di Hayez “Gli Innamorati” e risalente agli anni ’20. Inoltre ci sono i filmati, che risalgono agli anni 30 e 40 sulla lavorazione, sulla vita in azienda e dei video con i caroselli e spot pubblicitari che venivano mandati in onda in tv.
Il museo si trova nella Casa del Cioccolato, dove c’è anche la scuola di cioccolato, all’interno dello stabilimento Nestlè Perugina di S. Sito.

Norma (Latina): Museo del Cioccolato "Antica Norba". 

Il museo ebbe inizio nel 1995 e si trova all’interno della fabbrica del cioccolato “Antica Norba”, il percorso museale è suddiviso in 4 sezioni: la storia, la coltura, le curiosità e la bottega. Inoltre sono esposti antichi 




macchinari,
antiche stampe pubblicitarie, vecchie confezioni, pannelli illustrativi e collezioni di bilance e cioccolatiere antiche che risalgono all’Ottocento. Interessante è il percorso che illustra i metodi di coltura della pianta del cacao passando attraverso le fasi di raccolta, fermentazione, essiccazione, tostatura
e lavorazione dei semi. Nella 'Bottega' del Museo è possibile acquistare i prodotti confezionati dalla ditta.
Questi Musei informano i visitatori sulle origini e la storia del cioccolato, la scelta e la corretta degustazione del 'cibo degli dei' e dei prodotti che ne derivano.




venerdì 28 marzo 2014

Cartoline da...Venezia antica


Isola e chiesa di San Giorgio Maggiore

Abiti dal XI al XVII









giovedì 27 marzo 2014

sabato 22 marzo 2014

Sagre e fiere a marzo in Italia


Queste sono alcune sagre che si svolgono nel territorio, per informazioni contrattare le rispettive città:

Cuneo Borgo San Dalmazzo fino al 23 marzo 2014 dimostrazioni di arte pasticcera e sfide tra i maestri cioccolatieri, inoltre il mercatino delle pulci. Gli incontri si svolgono presso l'ex Palazzo Bertello, sede dell'Ente Fiera Fredda a Borgo San Dalmazzo.

Vercelli Caresanablot fino al 23 marzo 2014 degustazione delle birre artigianali, per gli amanti della birra, e musica con i gruppi partecipanti al Concorso Festival Beer.

Genova Palazzo Ducale 29 marzo 2014 finale della competizione tra professionisti dilettanti e appassionati di cucina per la preparazione: il pesto preparato nel mortaio. Tra gli eventi alla manifestazione ritorna anche quest'anno la Settimana del pesto dei ristoratori liguri e il Pesto di gala.

Siena San Giovanni d'Asso 22 e 23 marzo 2014 festeggiamenti per il tartufo marzuolo o bianchetto, prodotto minore del pregiato tartufo bianco. Nelle vie del paese c’è la mostra dell'artigianato e i prodotti tipici delle Crete Senesi e della Val d'Orcia.

Ravenna Pinarella di Cervia fino al 23 marzo 2014 degustazione della cucina romagnola come le seppie in umido e gli spiedini di seppia. Durante le sere musica dal vivo. La sagra si svolge durante la fiera di San Giuseppe.

Forlì Cesena Sarsina domenica 23 marzo 2014 sagra della Pagnotta Pasquale, evento dedicato a questa produzione che avviene durante il periodo della Quaresima. Da visitare nelle vicinanze il Parco delle Marmitte dei Giganti.

Roma Velletri dal 22 al 23 marzo 2014 nelle due giornate sarà possibile degustare prodotti tipici locali e partecipare a laboratori ed eventi. Si possono anche ammirare le camelie che hanno il loro habitat naturale nella zona  tanto da diventare una produzione d'eccellenza.

Ramacca Catania dal 4 al 13 aprile 2014 degustazione di piatti a base di carciofo, un ottimo prodotto grazie al terreno molto fertile.

Cagliari Muravera dal 4 al 6 aprile 2014 manifestazioni varie, sfilata di gruppi folkloristici sardi e degustazione di gastronomia locale.

venerdì 21 marzo 2014

Le piazze più belle dei Borghi in Italia


Padova Prato della Valle: è una grande piazza ellittica che, oltre ad essere la maggiore piazza padovana, è una delle più grandi d'Europa,
con un grande spazio caratterizzato da un'isola verde centrale, chiamata Isola Memmia in onore del podestà che commissionò i lavori. La piazza è circondata da un canale ornato da 78 statue con 8 piedistalli sormontati da obelischi e 2 vuoti.
Tra le altre statue ci sono quelle di Torquato Tasso, Andrea Mantegna, Ludovico Ariosto, Francesco Petrarca, Galileo Galilei, Antonio Canova. Quattro viali attraversano il Prato su piccoli ponti,
per arrivare al centro dell'isolotto, la sistemazione si rifà alla tradizione veneta del giardino patrizio. Di grande interesse sono alcuni monumenti che si affacciano sul Prato della Valle: la Basilica benedettina di Santa Giustina
la Loggia Amulea in stile neoclassico
fatta costruire dal Comune di Padova e molti palazzi costruiti tra il Quattrocento e l'Ottocento. E’ una bellissima piazza di grande effetto scenografico.

Ascoli Piceno Piazza del Popolo: è un isola pedonale rettangolare in stile rinascimentale,
la sua sistemazione avvenne nel 1507 per volere del  governatore pontificio Raniero de’ Ranieri, che dispose la costruzione di portici a colonne ed arcate. La Piazza è circondata da edifici rinascimentali, da portici, molto bella è la pavimentazione in travertino. Gli edifici più importanti della Piazza rappresentano i tre poteri: politico
il Palazzo dei Capitani del Popolo, religioso la Chiesa di S. Francesco
con l’Edicola della Madonna di Reggio
e commerciale
la Loggia dei Mercanti.

Vigevano Piazza Ducale: Ludovico Forza detto “Il Moro” fece costruire alla fine del 1400 questa bella piazza anche se oggi non rispecchia del tutto il progetto rinascimentale.
La Piazza, con la particolare pavimentazione, è circondata da portici ad arcate, sorretti da 84 colonne con capitelli lavorati e tutti differenti fra loro. Interessanti i palazzi, i portici e il Duomo
dalla Piazza Ducale si ha all’accesso principale del Castello Visconteo Sforzesco,
salendo lo scalone, che si trova sotto la Torre del Bramante
si può infatti accedere al cortile del Castello
e visitare gli spazi o salire sulla Torre per un visione  di tutta la città.


martedì 18 marzo 2014

Milano e la Pinacoteca di Brera


Il Palazzo si erige su un antico convento, del Trecento, dell’ordine degli Umiliati che in seguito appartenne ai Gesuiti. Percorrendo le Sale si potranno ammirare suggestive opere d’arte :
Sala I: Donazione Jesi: dipinti e sculture XX sec.(Morandi, Modigliani….); Sala IA: Cappella Mocchirolo, XIV sec.; Sala II-III-IV: dipinti italiani XIII-XVI sec.(Giovanni da Milano, Stefano da Verona….); Sala V-VI: dipinti veneti XV-XVI sec. (Bellini, Mantegna…); Sala VII: ritratti veneti XVI sec. (Tiziano...); Sala VIII: dipinti veneti XV sec. (Cima da Conegliano…), Sala IX: dipinti veneti XVI sec. ( Veronese, Tintoretto…); Sala XIV: dipinti veneti XVI sec. (Bonifacio Veronese…); Sala XV: dipinti e affreschi lombardi XV-XVI sec. (Bramantino…); Sala XVIII: dipinti lombardi XVI sec. (Lomazzo, i Campi…); Sala XIX: dipinti sacri e ritratti lombardi XV-XVI sec. (Bergognone, Solario….); Sala XX: dipinti ferraresi ed emiliani XV sec. ( Tura…); Sala XXI: polittici marchigiani XV sec. (Niccolò Alunno…); Sala XXII-XXIII: dipinti ferraresi ed emiliani XV-XVI sec. (De Roberti, Garofalo…); Sala XXIV: Piero della Francesca, Raffaello, Bramante; Sala XXVII: pittura in Italia centrale XV-XVI sec: ( Signorelli…); Sala XXVIII: pittura in Italia centrale XVII sec. ( Reni, Guercino…); Sala XXIX: Caravaggio e i caravaggeschi;  Sala XXX: pittura lombarda XVII sec. (Cerano….); Sala XXXI: dipinti fiamminghi e italiani XVII sec. (Rubens, Pietro da Cortona….); Sala XXXII-XXXIII: dipinti fiamminghi e olandesi XVI-XVII sec.
(Rembrandt, Santvoort….); Sala XXXIV: pittura sacra XVIII sec. ( Tiepolo…); Sala XXXV: dipinti veneziani XVIII sec. (Canaletto, Guidi….); Sala XXXVI: dipinti di genere e ritratti italiani XVIII sec. ( Fra Galgario….); Sala XXXVII-XXXVIII: dipinti italiani XIX sec. ( Appiani, Pelizza da Volpedo).
Queste Sale offrono un significativo repertorio del patrimonio culturale artistico permettendo al visitatore di conoscere o riconoscere gli Artisti e i loro capolavori.
Le notizie sono state prese dell’opuscolo in dotazione alla Pinacoteca di Brera.



  





sabato 15 marzo 2014

St. Peter's Dome, the history

The dome, builded during the pontificate of Paul III Farnese, was designed by Michelangelo Buonarroti from the end of 1546 and was discontinued after his death in 1564. The works were resumed in 1588 by Pope Sixtus V by Giacomo Della Porta and Domenico Fontana. Pope Clement VIII completed the construction of the lantern.
Dome of St. Peter,  view from the Vatican Gardens


The attic above the entablature is decorated with panels with festoons plant, while at the base of the dome of each rib are carved the three mountains of the arms of Sixtus V. The view of St Peter's Dome can be seen as you've never seen from Via Niccolò Piccolomini. Walk the path by looking at the dome and behold, the closer you get, the more the dome moves away; if instead of retreating, the dome will seem bigger and closer. A game of prospects for curious optical effect  because of the arrangement of buildings, and the point of observation.





mercoledì 12 marzo 2014

Firenze e la cupola del Brunelleschi


Nel 1418 la Corporazione dell’arte della lana bandì il concorso per il modello della cupola per Santa  Maria in Fiore e lo vinse Filippo Brunelleschi che fu però affiancato dal Ghiberti e la costruzione vera e propria della cupola ebbe inizio nel 1420.

Nel 1425 Ghiberti venne estromesso dai lavori, che passarono di nuovo a Brunelleschi e la volta della cupola fu terminata nel 1436; dopo la morte di Brunelleschi venne realizzata la lanterna, coronata nel 1468 dalla palla in rame dorato sormontata dalla croce. L'elevazione totale dell'intera struttura, compresa la palla dorata e la croce che la sormontano, è di circa 117 metri: 

la lanterna è alta 21 metri, il tamburo 13 metri e la Cupola circa 34 metri. Anche la Lanterna ebbe una funzione molto importante per la statica globale dell'intera struttura, perché con il suo enorme peso, si incuneava nella struttura, contrastando le pericolose forze che dai costoloni agivano direttamente sulla Cupola.

(veduta laterale del Duomo)

I lavori degli affreschi interni incominciarono solo nel 1572, ad opera di Giorgio Vasari che intraprese la decorazione solo del primo giro delle fasce concentriche. Alla sua morte, gli subentrò Federico Zuccari, che in pochi anni terminò, mediante tecnica a tempera, l'immenso ciclo figurativo, uno dei più grandi del mondo per superficie dipinta e uno dei capolavori del manierismo. Il tema dell’affresco, dell'artista, è lo stesso che si ritrova nel Battistero: il Giudizio Universale 3600 metri quadri che illustrano la fede nel Paradiso ed in cui al centro sopra l'altare, è raffigurato il Cristo Risorto in mezzo agli angeli. La Cupola del Duomo può considerarsi una delle maggiori imprese costruttive del Rinascimento, dalla base della lanterna si può ammirare il panorama sulla città e sulle le colline circostanti.   




martedì 11 marzo 2014

Genova e il Palazzo San Giorgio

Palazzo San Giorgio fu costruito nel 1260 come primo palazzo pubblico genovese, è stato per secoli il fulcro dell’attività marittima e commerciale genovese: si trova al centro dell’arco portuale medievale, compreso tra il Molo Vecchio e la Commenda di Prè. La costruzione fu voluta dal Capitano del Popolo Guglielmo Boccanegra e si compone di due corpi ben distinti, appartenenti ad epoche diverse e alla fine del XIII secolo nelle carceri del palazzo fu rinchiuso Marco Polo e qui dettò le sue memorie di viaggio, in seguito pubblicate sotto il titolo de “Il Milione”. A metà del Quattrocento il Palazzo fu acquistato dal Banco di San Giorgio, una delle più antiche banche di Genova, che amministrava il debito pubblico dello Stato genovese.
Nel 1570 il palazzo fu notevolmente ampliato verso il porto: fu aggiunto un nuovo corpo sul lato orientale e furono collocate all’interno le statue dei protettori delle Compere di San Giorgio. Sul finire del XVII secolo sulla facciata a mare venne innalzato un campanile con torre-orologio riccamente decorata, allo scopo di segnare le ore e poter comunicare alle navi ormeggiate in porto pericoli di vario genere. L’ingresso del palazzo è situato nel prospetto a mare e salendo uno scalone in marmo si arriva al primo piano dove si trovano la cinquecentesca sala del Capitano del Popolo e il magnifico Salone delle Compere. Nella parte esterna, nel lato opposto al mare, si trova un ricco tabernacolo settecentesco di marmo e stucco, fiancheggiato da due angeli con statua dell’Assunta e baldacchino metallico. Alla fine dell’Ottocento, il complesso edilizio venne restaurato da Alfredo D’Andrade che ricostruì i più significativi spazi all’interno: la sala del Capitano del Popolo, la Manica Lunga e la Manica Corta. Le decorazioni attuali della facciata risalgono al 1912 e sono opera di Ludovico Pogliaghi. Dal 1903 Palazzo San Giorgio è sede dell’Autorità Portuale di Genova.
 


lunedì 10 marzo 2014

Un nuovo museo a Roma: Museo del crimine ambientale.


All'interno del Bioparco

il 31 gennaio 2014 è stato inaugurato questo museo primo e unico nel suo genere per sensibilizzare il pubblico 


sul tema del commercio illegale di fauna e flora in via d'estinzione e ai reati in danno agli animali e al bracconaggio. Il museo del crimine ambientale vuol essere una testimonianza delle torture sugli animali, di oltre 70 mila reperti di animali e piante protetti recuperati in Italia dalla Forestale.

Tra gli animali estinti si trova l’esemplare di Gaur (imbalsamato),

un bovino selvatico dell’India.  Lo spazio museale comprende vetrine con vari
 esemplari di animali, è costituito da pannelli, immagini video, lungo il percorso si trovano animali vivi come avocette, testuggini e tortore tropicali che saranno di supporto alla visita ed espone migliaia di reperti sequestrati dal Corpo forestale dello Stato. Ci sono anche dei reperti tra cui avorio

grezzo e lavorato come
statuette o altri oggetti, monili, conchiglie, pelli di coccodrillo, carapaci di tartarughe, pelli,
zanne di elefante intagliate ai rimedi afrodisiaci ricavati

dai corni di rinoceronte, coralli e farmaci della medicina tradizionale cinese, realizzati con parti di animali protetti e tutelati dalla Convenzione Internazionale di Washington (CITES) che regola il commercio delle specie protette. Delle vetrine sono dedicate al bracconaggio e al reato di maltrattamento animale e contengono
gli strumenti di cattura più utilizzati nella caccia illegale. Mentre vi è una sezione particolare dedicata agli strumenti e alle tecniche di indagine utilizzate dalle forze dell’ordine per contrastare questi fenomeni di illegalità: dalle tecniche di laboratorio forense al laboratorio mobile del Corpo forestale dello Stato, dal metodo per l’individuazione del punto di innesco di un incendio, al criminal profiling, dalle tecniche di identificazione delle specie protette, alla collaborazione con associazioni internazionali come l’INTERPOL e l’Europol.
Per informazione orario, visite guidate per scolaresche contrattare il Bioparco di Roma.




domenica 9 marzo 2014

San Pietro e la Cupola del Buonarroti


L’imponenza della facciata seicentesca, di San Pietro, di Carlo Maderno appare già da lontano ed è circondata da uno splendido colonnato formato da 284 colonne di ordine dorico e ottantotto pilastri in travertino di Tivoli e la bellissima cupola nella sua maestosità attira lo sguardo.
La cupola fu progettata da Michelangelo Buonarroti a partire dalla fine del 1546, durante il pontificato di Paolo III Farnese, la cupola fu interrotta alla sua morte, nel 1564 all’altezza del tamburo. I lavori vennero ripresi, nel 1588, al tempo di Sisto V Peretti  da Giacomo Della Porta e Domenico Fontana. Durante il pontificato di Clemente VIII si completò la costruzione della lanterna e si rivestì la cupola con lastre di piombo. Il 18 novembre del 1593 fu collocata, sulla cuspide del lanternino, la grande sfera in bronzo dorato sormontata dalla croce, opera di Sebastiano Torrigiani. Clemente VIII volle ricordare, quest’opera, in un’iscrizione sull’anello di chiusura della lanterna all’interno della basilica iniziata dal suo predecessore: “S. PETRI GLORIAE SIXTUS PP. V. A. MDXC PONTIF. V” (“A gloria di San Pietro, papa Sisto V, nell’anno 1590, il V del suo pontificato”).
La cupola rispetto al progetto originario di Michelangelo ha una forma ogivale, cioè più slanciata verso l’alto. L’attico che sovrasta la trabeazione sostenuta dai contrafforti aggettanti è decorato da pannelli con festoni vegetali, mentre alla base di ogni nervatura della cupola sono scolpiti i tre monti dello stemma di Sisto V. La cupola è munita di una serie di abbaini di forme proto barocche che permettono alla luce di penetrare nello spazio tra le due calotte, la lanterna è costituita da colonne binate su alto basamento nella parte inferiore, da volute nella parte mediana e da candelabri nella parte superiore mentre La cuspide con la sfera di bronzo e la croce slanciano verso l’alto l’intera struttura di incomparabile solennità e bellezza. La vista della cupola di San Pietro da via Niccolò Piccolomini è da non perdere infatti la si può ammirare come non si è mai vista. Percorrete la via osservando la cupola ed ecco che più vi avvicinate, più la cupola si allontana; se invece indietreggiate, la cupola vi sembra più grande e più vicina. Un gioco di prospettive che rende incantevole la visuale e suggestivo l’effetto visivo, si tratta di un curioso effetto ottico, dovuto alla disposizione degli edifici e al punto di osservazione.