martedì 11 marzo 2014

Genova e il Palazzo San Giorgio

Palazzo San Giorgio fu costruito nel 1260 come primo palazzo pubblico genovese, è stato per secoli il fulcro dell’attività marittima e commerciale genovese: si trova al centro dell’arco portuale medievale, compreso tra il Molo Vecchio e la Commenda di Prè. La costruzione fu voluta dal Capitano del Popolo Guglielmo Boccanegra e si compone di due corpi ben distinti, appartenenti ad epoche diverse e alla fine del XIII secolo nelle carceri del palazzo fu rinchiuso Marco Polo e qui dettò le sue memorie di viaggio, in seguito pubblicate sotto il titolo de “Il Milione”. A metà del Quattrocento il Palazzo fu acquistato dal Banco di San Giorgio, una delle più antiche banche di Genova, che amministrava il debito pubblico dello Stato genovese.
Nel 1570 il palazzo fu notevolmente ampliato verso il porto: fu aggiunto un nuovo corpo sul lato orientale e furono collocate all’interno le statue dei protettori delle Compere di San Giorgio. Sul finire del XVII secolo sulla facciata a mare venne innalzato un campanile con torre-orologio riccamente decorata, allo scopo di segnare le ore e poter comunicare alle navi ormeggiate in porto pericoli di vario genere. L’ingresso del palazzo è situato nel prospetto a mare e salendo uno scalone in marmo si arriva al primo piano dove si trovano la cinquecentesca sala del Capitano del Popolo e il magnifico Salone delle Compere. Nella parte esterna, nel lato opposto al mare, si trova un ricco tabernacolo settecentesco di marmo e stucco, fiancheggiato da due angeli con statua dell’Assunta e baldacchino metallico. Alla fine dell’Ottocento, il complesso edilizio venne restaurato da Alfredo D’Andrade che ricostruì i più significativi spazi all’interno: la sala del Capitano del Popolo, la Manica Lunga e la Manica Corta. Le decorazioni attuali della facciata risalgono al 1912 e sono opera di Ludovico Pogliaghi. Dal 1903 Palazzo San Giorgio è sede dell’Autorità Portuale di Genova.
 


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