Photo by "I promessi viaggi", 2014 |
Dedicato ai viaggi promessi, che ci vorremmo promettere o che ci siamo ripromessi di fare, alla scoperta dell'Italia.
venerdì 31 ottobre 2014
giovedì 23 ottobre 2014
Cartoline da San Gimignano
mercoledì 22 ottobre 2014
Un soggiorno a Parma
Parma
conserva capolavori artistici di varie epoche, ha palazzi e chiese da visitare
ed è la città della musica.
Una visita al Duomo (sec.XI-XII), dedicato
all’Assunta, una delle più alte
espressioni dell’architettura romanica padana, e al Battistero.
Continuando si trova il Monastero
e la chiesa
di san Giovanni Evangelista del X secolo anche questa interessante per le opere che conserva.
di san Giovanni Evangelista del X secolo anche questa interessante per le opere che conserva.
Da vedere i due affreschi del
Coreggio ed altri affreschi del 1510 circa che si trovano nei tre chiostri del
monastero.
Una passeggiata rilassante tra i viali nel Giardino Ducale, nel centro storico, per vedere anche la stupenda
Fontana del Trianon e poi visitare il Palazzo Ducale
nell’interno del parco stesso.
Fontana del Trianon e poi visitare il Palazzo Ducale
nell’interno del parco stesso.
Palazzo della Pilotta che ospita
la Galleria Petitot della Biblioteca Palatina e dal Museo Bodoniano.
Da visitare anche
la Galleria Nazionale e la Pinacoteca Stuard
che si trova all'interno del Monastero di San Paolo e
il museo Lauco lombardi.
Galleria Nazionale palazzo della Pilotta |
che si trova all'interno del Monastero di San Paolo e
fortepiano Schantz di Maria Luigia d’Asburgo |
il museo Lauco lombardi.
La Pinacoteca, intitolata al suo fondatore Giuseppe Stuard (1790-1834) conserva una ricca raccolta di opere della scuola toscana del '300 e '440, autori veneti del '600-'700 ed emiliani del '400-'700.
Questo ed altro Parma offre ai suoi visitatori per un soggiorno piacevole ma anche culturale ed enogastronomico come nessun altra città sa offrire.
martedì 21 ottobre 2014
I musei dedicati alle conchiglie
Tra i tanti Musei italiani che
conservano opere d’arte, oggetti d’epoca o altro c’è anche questo Museo della
conchiglia che permette la conoscenza del mare e la complessa evoluzione della
conchiglia dalla forma e colore sempre diversa.
Tra le varie città che hanno i
musei della conchiglia ecco alcune località da visitare sia per il museo sia
per le bellezze del luogo:
Bellaria Igea Marina: il Museo delle Conchiglie si trova nella
Torre Saracena o Torre Bellaria.
I pezzi esposti, provenienti da ogni parte del mondo.
Favignana: La Casa Museo Matteo Sercia è costituita da tre sale
dove si possono osservare esemplari di echinodermi, crostacei, diverse
Infatti fu da fondato da S. Giovanni Bosco nel
1878 per servire come dotazione scientifica alla Scuola di Valsalice.
Roseto Capo Spulico: il Museo Malacologico dell’Italia meridionale ha una
dotazione di oltre 20 mila conchiglie
lunedì 20 ottobre 2014
La Via Sacra tra Colosseo e Campidoglio nell'antica Roma
I
romani indicavano le strade cittadine con il nome di vici, e, nel caso di strade in salita, clivi,
le grandi strade extraurbane, invece, erano denominate con il termine via.
All’interno della città vi erano due strade contraddistinte, per la loro
importanza ed antichità dal nome di via:
la Sacra via e la più recente Nova via.
la Sacra via e la più recente Nova via.
Era
chiamata Via Sacra per le processioni e i cortei trionfali verso il Campidoglio
ma anche per le cerimonie sacre che vi si svolgevano.
La Via Sacra è un antichissimo tracciato che univa il colle Palatino, dove Romolo aveva fondato la prima città, con il Campidoglio, sul quale sorgeva il santuario più importante della Roma antica, il Tempio di Giove Ottimo Massimo.
Il suo percorso attraversava la valle situata tra queste due alture che fu bonificata da Tarquinio Prisco con la costruzione della Cloaca Maxima, diventando così il Foro.
Fu il luogo di incontro, di politica, di commercio e di mercato.
Percorrendo il tracciato, incominciando
dall’Arco di Tito, dedicato dal Senato romano all’imperatore Tito, si troverà la Basilica di Massenzio, costruita agli inizi del IV secolo d.C, il più grande edificio civile nell’area del Foro Romano.
dall’Arco di Tito, dedicato dal Senato romano all’imperatore Tito, si troverà la Basilica di Massenzio, costruita agli inizi del IV secolo d.C, il più grande edificio civile nell’area del Foro Romano.
Poi si troverà il Tempio di Romolo, la Regia, il Tempio del Divo Iulio, il Tempio di Antonino e Faustina.
Continuando si arriverà nel cuore più antico e sacro del Foro, la zona compresa fra la Curia, dove si riuniva il senato di Roma, il Comitium, i Rostra ed il Lapis Niger, dove si troverebbe la tomba di Romolo.
Al turista il piacere di continuare a scoprire ed approfondire la storia della Via Sacra.
Al turista il piacere di continuare a scoprire ed approfondire la storia della Via Sacra.
sabato 18 ottobre 2014
Van Gogh in mostra a Milano fino al 2015
Dal 18 ottobre 2014 al 08 marzo 2015 a Palazzo Reale la mostra “Van
Gogh. L'uomo e la terra”.
Si potranno ammirare
oltre 50 opere del grande maestro Van Gogh, questo evento avviene a distanza di
62 anni dall’ultima mostra milanese.
Queste
sono alcune delle sue opere esposte a Palazzo Reale provenienti dal Kröller-Müller
Museum:
Veduta
di Saintes-Maries-de-la-Mer, 1888.
La mostra espone le opere provenienti dal Kröller-Müller
Museum di Otterlo, dal Van Gogh Museum di Amsterdam, dal Museo
Soumaya-Fundación Carlos Slim di Città del Messico, dal Centraal Museum di
Utrecht e da collezioni private.
Van Gogh
nacque a Groot-Zunder , nel Barbate, nel 1853 e negli anni giovanili alterna
entusiasmo sia per la religione sia per l’arte.
Per un
certo periodo lavorò presso il mercante d’arte Goupil e quando fu licenziato
studiò teologia, il padre era pastore protestante, e nel 1878 si recò a
Bruxelles per divenire predicatore laico ma per le sue estreme posizioni fu
allontanato.
Dal quel momento si trasferisce da una città all’altra da
Schenkenweg a Parigi, da Arles a Saint Rémy poi a Auvers-sur-Oise.
Nonostante
la sua vita tormentata dipinse sempre opere d’arte che in tutto sono oltre 840
dipinti ma anche disegni, acquarelli, litografie e schizzi.
La sua malattia
risale nel dicembre 1888 quando, dopo una lite con l’amico Paul Gauguin, si tagliò il lobo
dell’orecchio sinistro e fu rinchiuso per due volte negli ospedali
psichiatrici, prima ad Arles poi a Saint Rémy.
Nonostante la malattia mentale continuò a dipingere, morirà il 29 luglio 1890
dopo essersi sparato al torace due giorni prima.
Le
notizie della vita di Van Gogh sono tratte dal volume “Van Gogh e il
Postimpressionismo. I Grandi Maestri dell’arte, l’artista e il suo tempo” in
mio possesso.
mercoledì 15 ottobre 2014
Storia della Fontana di Trevi a Roma
La Fontana di Trevi
fu realizzata tra il 1732 e il 1762 su progetto di Nicola Salvi per volontà di
Clemente XII Corsini.
La fontana di Trevi è divisa in tre nicchie da quattro
colonne, le sculture, poste sull’attico, sono
relative alle quattro stagioni:
foto ritagliata da quella mia originale |
l’abbondanza dei frutti, la fertilità dei campi, le ricchezze dell’autunno e l’amenità dei prati e dei giardini.
In alto
della Fontana si trova lo stemma del papa, con due Fame alate e la targa
ricordo dedicata a papa Clemente XII.
foto ritagliata da quella mia originale |
Ai lati di Nettuno ci sono il cavallo tranquillo e il cavallo agitato.
foto ritagliata da quella mia originale |
foto ritagliata da quella mia originale |
foto ritagliata da quella mia originale |
foto ritagliata da quella mia originale |
L’imponente gruppo scultoreo roccioso è vivacizzato da piante, figure di tritoni, di animali marini, mitologici e reali.
Questa Fontana è alimentata dall’acqua Vergine.
La tradizione vuole che il turista, gettando una moneta nella fontana ritorni a Roma.
lunedì 13 ottobre 2014
Alla scoperta delle opere del Ghirlandaio in Toscana
Domenico Bigordi detto il Ghirlandaio nacque a Firenze nel
1449, fu anche un abile ritrattista.
Il pittore morì a Firenze nel 1494 di febbri pestilenziali, mentre stava lavorando ad alcuni mosaici per Siena. Fu sepolto in Santa Maria Novella.
A Firenze nella Basilica di Santa Trinità si trovano le seguenti opere:
Cappella Sassetti
Conferma della Regola
La scena è ambientata a Firenze e rappresenta l’aspetto di Piazza della Signoria in quel tempo, con la Loggia dei Lanzi
priva di statue e, all’angolo, la chiesa di S. Pier Scheraggio, distrutta per
far posto agli Uffizi.
Il primo piano sulla destra Lorenzo de’ Medici tende la mano
ad Agnolo Poliziano, precettore dei suoi figli, i quali stanno salendo le
scale, il terzo bambino, quello biondo, è Giovanni, futuro papa Leone X.
Adorazione dei pastori
La capanna è immaginata come una rovina romana, con le
colonne che sorreggono il tetto di paglia, la mangiatoia è sostituita da
un sarcofago decorato a festoni alludendo al trionfo del cristianesimo sulla
religione pagana.
L’autoritratto del pittore
stesso è il primo pastore a destra.
Nell’Ospedale degli innocenti e Pinacoteca si trova questa opera:
Adorazione dei Magi
Il quadro si trovava sull’altare maggiore della chiesa dell’Ospedale.
Dietro la figura del re mago più giovane ci sono i ritratti
del Ghirlandaio e del committente Francesco Tesori, priore dell’Ospedale.
Nella Basilica di Santa Maria Novella si trova questa opera:
Natività della Vergine
Gli affreschi della cappella maggiore, finanziati da Giovanni
Tornabuoni, sono dedicati alle Storie della Vergine e del Battista.
La Natività è collocata in un ambiente borghese, in primo
piano vi è il ritratto di profilo di Ludovica Tornabuoni, figlia del
committente, vestita con un abito di broccato dorato.
A Lucca nel Duomo di San Martino si trova questa opera:
Madonna in trono con Bambino
e santi
Da sinistra si vedono san Pietro con le chiavi e la testa
calva, san Clemente vestito da vescovo, san Sebastiano con una freccia in mano e
san Paolo con la spada.
Il tappeto orientale, a colori vivaci, disteso sui gradini
davanti al trono mette in risalto il volto di Maria.
domenica 12 ottobre 2014
Le Quattro Fontane dei Fiumi a Roma
Via Quattro fontane è chiamata
così perché ad ogni angolo ci sono quattro fontane volute dal papa Sisto V alla
fine del Cinquecento.
Il
complesso delle Quattro fontane venne realizzato sotto il suo pontificato per
evidenziare sul colle Quirinale l’importante incrocio tra la Strada Pia (le
odierne Vie XX Settembre e del Quirinale) e la Strada Felice (le attuali vie
Quattro Fontane e Sistina) aperta dallo stesso Sisto V per congiungere la
chiesa di S. Croce in Gerusalemme con la Trinità dei Monti, passando per la
basilica di S. Maria Maggiore.
Le
fontane furono eseguite a spese dei proprietari dei terreni limitrofi in cambio
di concessioni gratuite dell’acqua Felice.
Le tre fontane Arno, Giunone,
Tevere furono finanziate da Muzio Mattei, per la quarta Fedeltà o Diana da
Giacomo Gridenzoni.
l’Arno con il leone simbolo di Firenze, con una figura
maschile e sullo sfondo delle piante di papiro e un leone.
il Tevere
riconoscibile dalla lupa e dalla cornucopia, simbolo di Roma, una figura maschile con
una cornucopia colma di frutti, sul fondale una lupa nella vegetazione di due alberi di palma e di quercia.
Giunone,
la fortezza, che ha il capo chinato e tra i capelli
una corona, è poggiata su un leone che versa acqua nella sottostante vasca,
sullo sfondo una oca svolazzante e una palma.
Diana,
la fedeltà, con il cane che non ha prospetti di vegetazione ma ha la stella e
la testa di leone scolpiti sulla vasca e tre piccoli monti su cui la figura
poggia il gomito, tutti tipici elementi delle insegne di papa Sisto V.
Tutte le statue delle fontane sono distese su di un fianco e l’acqua si versa nelle sottostanti vasche semicircolari in travertino.
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