giovedì 23 ottobre 2014

Cartoline da San Gimignano

Le cartoline sono della mia amica Amalia e risalgono a 20 anni fa.
Piazza Pecori, Oratorio di San Giovanni

 Piazza della Cisterna

mercoledì 22 ottobre 2014

Un soggiorno a Parma

Questa bellissima  città fu la "Petite Capitale" del Ducato di 
Maria Luigia d’Asburgo - Lorena, conosciuta semplicemente come Maria Luisa d'Austria o Maria Luigia di Parma.
Parma conserva capolavori artistici di varie epoche, ha palazzi e chiese da visitare ed è la città della musica. 
Una visita al Duomo (sec.XI-XII), dedicato all’Assunta, una delle più alte espressioni dell’architettura romanica padana, e al Battistero.

Continuando si trova il Monastero e la chiesa
di san Giovanni Evangelista del X secolo anche questa interessante per le opere che conserva.

Da vedere i due affreschi del Coreggio ed altri affreschi del 1510 circa che si trovano nei tre chiostri del monastero.
Una passeggiata rilassante tra i viali nel Giardino Ducale, nel centro storico, per vedere anche la stupenda 

Fontana del Trianon e poi visitare il Palazzo Ducale 

nell’interno del parco stesso.
Una visita particolare al
Palazzo della Pilotta che ospita
la Galleria Petitot della Biblioteca Palatina e dal Museo Bodoniano.
Da visitare anche
Galleria Nazionale palazzo della Pilotta
la Galleria Nazionale e la Pinacoteca Stuard
che si trova all'interno del Monastero di San Paolo e 
fortepiano Schantz di Maria Luigia d’Asburgo

il museo Lauco lombardi.
La Pinacoteca, intitolata al suo fondatore Giuseppe Stuard (1790-1834) conserva una ricca raccolta di opere della scuola toscana del '300 e '440, autori veneti del '600-'700 ed  emiliani del '400-'700. 
Questo ed altro Parma offre ai suoi visitatori per un soggiorno piacevole ma anche culturale ed enogastronomico come nessun altra città sa offrire.





  



martedì 21 ottobre 2014

I musei dedicati alle conchiglie

Tra i tanti Musei italiani che conservano opere d’arte, oggetti d’epoca o altro c’è anche questo Museo della conchiglia che permette la conoscenza del mare e la complessa evoluzione della conchiglia dalla forma e colore sempre diversa.
Tra le varie città che hanno i musei della conchiglia ecco alcune località da visitare sia per il museo sia per le bellezze del luogo:

Bellaria Igea Marina: il Museo delle Conchiglie si trova nella Torre Saracena o Torre Bellaria.
Il Museo delle Conchiglie comprende una ricca serie
di conchiglie, di molluschi ed una vasta collezione di scheletri di organismi marini: madreporari, echinodermi, grossi crostacei, corazze di tartarughe.

I pezzi esposti, provenienti da ogni parte del mondo.

Favignana: La Casa Museo Matteo Sercia è costituita da tre sale dove si possono osservare esemplari di echinodermi, crostacei,  diverse

conchiglie appartenenti
a molluschi mediterranei ed esotici.

Torino: Museo di storia naturale Don Bosco.
Il Museo di Storia Naturale dedicato al Santo dei giovani è uno dei più antichi musei scientifici di Torino.

Infatti fu da fondato da S. Giovanni Bosco nel 1878 per servire come dotazione scientifica alla Scuola di Valsalice.

Roseto Capo Spulico: il Museo Malacologico dell’Italia meridionale ha una dotazione di oltre 20 mila conchiglie
provenienti da tutti i mari del mondo, tra le quali diversi pezzi pregiati o addirittura rari.

Palmariggi: Il Museo della Conchiglia e del Corallo

nasce dalla volontà della associazione Il Cedro del Libano nel luglio del 2010. Presso il museo si trova esposta una collezione di circa tremila esemplari
tra conchiglie, coralli, spugne e madrepore giunte dai mari di tutto il mondo.


lunedì 20 ottobre 2014

La Via Sacra tra Colosseo e Campidoglio nell'antica Roma

I romani indicavano le strade cittadine con il nome di vici, e, nel caso di strade in salita, clivi, le grandi strade extraurbane, invece, erano denominate con il termine via. 
All’interno della città vi erano due strade contraddistinte, per la loro importanza ed antichità dal nome di via:
la Sacra via e la più recente Nova via.
Era chiamata Via Sacra per le processioni e i cortei trionfali verso il Campidoglio ma anche per le cerimonie sacre che vi si svolgevano.
La Via Sacra è un antichissimo tracciato che univa il colle Palatino, dove Romolo aveva fondato la prima città, con il Campidoglio, sul quale sorgeva il santuario più importante della Roma antica, il Tempio di Giove Ottimo Massimo. 
Il suo percorso attraversava la valle situata tra queste due alture che fu bonificata da Tarquinio Prisco  con la costruzione della Cloaca Maxima, diventando così il Foro. 
Fu il luogo di incontro, di politica, di commercio  e di mercato.

Percorrendo il tracciato, incominciando
dall’Arco di Tito, dedicato dal Senato romano all’imperatore Tito, si troverà la Basilica di Massenzio, costruita agli inizi del  IV secolo d.C, il più grande edificio civile nell’area del Foro Romano.

Poi si troverà il Tempio di Romolo, la Regia, il Tempio del Divo Iulio, il Tempio di Antonino e Faustina. 
Continuando si arriverà nel cuore più antico e sacro del Foro, la zona compresa fra la Curia, dove si riuniva il senato di Roma, il Comitium, i Rostra ed il Lapis Niger, dove si troverebbe la tomba di Romolo. 
Al turista il piacere di continuare a scoprire ed approfondire la storia della Via Sacra.






sabato 18 ottobre 2014

Van Gogh in mostra a Milano fino al 2015

Dal  18 ottobre 2014 al 08 marzo 2015 a Palazzo Reale la mostra “Van Gogh. L'uomo e la terra”. 

Si potranno ammirare oltre 50 opere del grande maestro Van Gogh, questo evento avviene a distanza di 62 anni dall’ultima mostra milanese. 
Queste sono alcune delle sue opere esposte a Palazzo Reale provenienti dal Kröller-Müller Museum:

 Paesaggio con covoni di grano e luna che sorge, 1889

 Autoritratto, 1887.

 Contadini che piantano patate, 1884.

 Natura morta con piatto di cipolle, 1889.


 Veduta di Saintes-Maries-de-la-Mer, 1888.


La mostra espone le opere provenienti dal Kröller-Müller Museum di Otterlo, dal Van Gogh Museum di Amsterdam, dal Museo Soumaya-Fundación Carlos Slim di Città del Messico, dal Centraal Museum di Utrecht e da collezioni private. 
Van Gogh nacque a Groot-Zunder , nel Barbate, nel 1853 e negli anni giovanili alterna entusiasmo sia per la religione sia per l’arte.
Per un certo periodo lavorò presso il mercante d’arte Goupil e quando fu licenziato studiò teologia, il padre era pastore protestante, e nel 1878 si recò a Bruxelles per divenire predicatore laico ma per le sue estreme posizioni fu allontanato. 
Dal quel momento si trasferisce da una città all’altra da Schenkenweg a Parigi, da Arles a Saint Rémy poi a Auvers-sur-Oise.
Nonostante la sua vita tormentata dipinse sempre opere d’arte che in tutto sono oltre 840 dipinti ma anche disegni, acquarelli, litografie e schizzi. 
La sua malattia risale nel dicembre 1888 quando, dopo una lite con l’amico Paul Gauguin, si tagliò il lobo dell’orecchio sinistro e fu rinchiuso per due volte negli ospedali psichiatrici, prima ad Arles poi a Saint Rémy. 
Nonostante la malattia mentale continuò a dipingere, morirà il 29 luglio 1890 dopo essersi sparato al torace due giorni prima.
Le notizie della vita di Van Gogh sono tratte dal volume “Van Gogh e il Postimpressionismo. I Grandi Maestri dell’arte, l’artista e il suo tempo” in mio possesso.



mercoledì 15 ottobre 2014

Storia della Fontana di Trevi a Roma

La Fontana di Trevi fu realizzata tra il 1732 e il 1762 su progetto di Nicola Salvi per volontà di Clemente XII Corsini.

La fontana di Trevi è divisa in tre nicchie da quattro colonne, le sculture, poste sull’attico, sono relative alle quattro stagioni:
foto ritagliata da quella mia originale


l’abbondanza dei frutti, la fertilità dei campi, le ricchezze dell’autunno e l’amenità dei prati e dei giardini.
In alto della Fontana si trova lo stemma del papa, con due Fame alate e la targa ricordo dedicata a papa Clemente XII.
foto ritagliata da quella mia originale

Nella nicchia centrale si trova la statua 
foto ritagliata da quella mia originale
di Oceano, eseguita da Pietro Bracci, rappresentato in piedi su un cocchio a forma di conchiglia trainato da cavalli marini guidati da tritoni, opere del Maini.
Ai lati di Nettuno ci sono il cavallo tranquillo e il cavallo agitato.
Nelle nicchie laterali ci sono le statue allegoriche, opera di Filippo della Valle,
foto ritagliata da quella mia originale


dell'Abbondanza e la statua della
foto ritagliata da quella mia originale

 Salubrità, sovrastate da due bassorilievi raffiguranti la Ninfa Vergine che indica
foto ritagliata da quella mia originale

la fonte ai soldati di Agrippa e Agrippa che dà ordine
foto ritagliata da quella mia originale
di costruire l’acquedotto, realizzati rispettivamente da Andrea Bergondi e da Giovanni Battista Grossi.
L’imponente gruppo scultoreo roccioso è vivacizzato da piante, figure di tritoni, di animali marini, mitologici e reali.
Questa Fontana è alimentata dall’acqua Vergine.
La tradizione vuole che il turista, gettando una moneta nella fontana ritorni a Roma.









lunedì 13 ottobre 2014

Alla scoperta delle opere del Ghirlandaio in Toscana

Domenico Bigordi detto il Ghirlandaio nacque a Firenze nel 1449, fu anche un abile ritrattista.


Il pittore morì a Firenze nel 1494 di febbri pestilenziali, mentre stava lavorando ad alcuni mosaici per Siena. Fu sepolto in Santa Maria Novella.

A Firenze nella Basilica di Santa Trinità si trovano le seguenti opere:
Cappella Sassetti 


Conferma della Regola 

La scena è ambientata a Firenze e rappresenta l’aspetto di Piazza della Signoria in quel tempo, con la Loggia dei Lanzi priva di statue e, all’angolo, la chiesa di S. Pier Scheraggio, distrutta per far posto agli Uffizi. 
Il primo piano sulla destra Lorenzo de’ Medici tende la mano ad Agnolo Poliziano, precettore dei suoi figli, i quali stanno salendo le scale, il terzo bambino, quello biondo, è Giovanni, futuro papa Leone X.

Adorazione dei pastori 

La capanna è immaginata come una rovina romana, con le colonne che sorreggono il tetto di paglia, la mangiatoia è sostituita da un sarcofago decorato a festoni alludendo al trionfo del cristianesimo sulla religione pagana. 
L’autoritratto del pittore stesso è il primo pastore a destra.

Nell’Ospedale degli innocenti e Pinacoteca si trova questa opera:
Adorazione dei Magi 

Il quadro si trovava sull’altare maggiore della chiesa dell’Ospedale.
Dietro la figura del re mago più giovane ci sono i ritratti del Ghirlandaio e del committente Francesco Tesori, priore dell’Ospedale. 

Nella Basilica di Santa Maria Novella si trova questa opera:
Natività della Vergine 

Gli affreschi della cappella maggiore, finanziati da Giovanni Tornabuoni, sono dedicati alle Storie della Vergine e del Battista.
La Natività è collocata in un ambiente borghese, in primo piano vi è il ritratto di profilo di Ludovica Tornabuoni, figlia del committente, vestita con un abito di broccato dorato. 

A Lucca nel Duomo di San Martino si trova questa opera:
Madonna in trono con Bambino e santi 

Da sinistra si vedono san Pietro con le chiavi e la testa calva, san Clemente vestito da vescovo, san Sebastiano con una freccia in mano e san Paolo con la spada.
Il tappeto orientale, a colori vivaci, disteso sui gradini davanti al trono mette in risalto il volto di Maria.





domenica 12 ottobre 2014

Le Quattro Fontane dei Fiumi a Roma

Via Quattro fontane è chiamata così perché ad ogni angolo ci sono quattro fontane volute dal papa Sisto V alla fine del Cinquecento.
Il complesso delle Quattro fontane venne realizzato sotto il suo pontificato per evidenziare sul colle Quirinale l’importante incrocio tra la Strada Pia (le odierne Vie XX Settembre e del Quirinale) e la Strada Felice (le attuali vie Quattro Fontane e Sistina) aperta dallo stesso Sisto V per congiungere la chiesa di S. Croce in Gerusalemme con la Trinità dei Monti, passando per la basilica di S. Maria Maggiore.
Le fontane furono eseguite a spese dei proprietari dei terreni limitrofi in cambio di concessioni gratuite dell’acqua Felice.
Le tre fontane Arno, Giunone, Tevere furono finanziate da Muzio Mattei, per la quarta Fedeltà o Diana da Giacomo Gridenzoni.
Le fontane furono edificate in travertino tra il 1588 e il 1593 e rappresentano:

 l’Arno con il leone simbolo di Firenze, con una figura maschile e sullo sfondo delle piante di papiro e un leone.

il Tevere riconoscibile dalla lupa e dalla cornucopia, simbolo di Roma, una figura maschile con una cornucopia colma di frutti, sul fondale una lupa  nella vegetazione di due alberi di palma e di quercia.

Giunone, la fortezza, che ha il capo chinato e tra i capelli una corona, è poggiata su un leone che versa acqua nella sottostante vasca, sullo sfondo una oca svolazzante e una palma.

Diana, la fedeltà, con il cane  che non ha prospetti di vegetazione ma ha la stella e la testa di leone scolpiti sulla vasca e tre piccoli monti su cui la figura poggia il gomito, tutti tipici elementi delle insegne di papa Sisto V.
Tutte le statue delle fontane sono distese su di un fianco e l’acqua si versa nelle sottostanti vasche semicircolari in travertino.