lunedì 29 dicembre 2014

Serra de'Conti e il Museo delle Arti Monastiche

Questo singolare museo,
sia per la tipologia di documentazione esposta che per il carattere interattivo dell’esposizione, è stato progettato per raccontare gli oggetti, il loro impiego e le diverse ore della giornata di una clarissa del XVI-XVIII secolo.

Questo avviene tramite il percorso audio guidato in cui voci registrate raccontano la vita di clausura.  
Una vita contrassegnata dal silenzio, dal ricamo, dalla lettura, dal disegno, dalla preghiera, dal suono della campana che scandiva le varie incombenze giornaliere.


I diversi rintocchi e scampanellate componevano le chiamate di ogni suora ed erano un mezzo di comunicazione all’interno del convento.
Tra le documentazioni esposte c’è la storia del monastero,
la spezieria


 il refettorio,
la cucina
e
i suoi regolamenti,
la tessitura,
la tintura,
il ricamo,
il tombolo, la ceroplastica e le cartapeste,
i fiori di seta.
Il museo raccoglie ed espone
gli oggetti della vita materiale e quotidiana
delle suore del convento di clausura di Santa Maria Maddalena di Serra de’Conti.
La documentazione è autentica
e proviene dal Monastero, tuttora operante nel vicino complesso monastico di Santa Maria Maddalena, delle Clarisse, edificato sui ruderi di un precedente monastero nel 1586, ampliato nel XVIII secolo con l’acquisizione dell’adiacente Palazzo Palazzi, e riattivato nel 1910 dopo la soppressione degli ordini in età post unitaria.
Per la particolarità dei documenti conservati e il carattere interattivo dell’esposizione al termine della visita si avrà l’impressione di aver vissuto in un mondo diverso dal quotidiano in cui viviamo.



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