domenica 25 settembre 2016

Le carte da gioco in Italia e la loro storia

Il gioco è stato sempre un modo per socializzare, per lo svago ma anche per tener allenata la mente, per passione o per azzardo e nel tempo il gioco si è evoluto ma il gioco delle carte 
resta attuale con nuove regole di gioco in continuo rinnovamento. 
Le notizie e le immagini riportate sono state prese dell'Agenda 2007 pubblicata dal Ministero per i beni e le attività culturali, dipartimento per i beni Archivistici e Librari in mio possesso.
L’origine delle carte, probabilmente, proviene dalla Cina 
come attestano antichi e particolari esemplari. 
Saranno gli Arabi a diffonderlo prima in Spagna e poi in Europa e sembra che le prime carte da gioco fossero di vera carta moneta.
Fra i giochi di carte il primo è 
la passetta poi la primiera, in seguito nell’700 il gioco di maggior successo fu il faraone  gioco d’azzardo come la zecchinetta. 
A Napoli, nel ‘700 compare il gioco del tresette usando un mazzo di carte italiane e giocando in quattro coppie, non è un gioco d’azzardo però ci furono regole e consigli 
come riportano queste due pagine di un antico libro.
Nel Medioevo si impose l’uso legale delle carte solo con il bollo stampato, poi anche con il nome

dello stampatore e in varie città si diffusero differenti carte da gioco secondo il proprio gusto seguendo le istruzioni dei vari decreti emanati.
Questi sono alcuni esempi di carte antiche di gioco di 
carte francesi, di carte francesi 
nella xilografia siciliana, nelle stampe 
veneziane e le carte francesi 
di area napoletana.
Questi esemplari si distinguono per area regionali:
carte 
romane, carte 
bolognesi, carte trevigiane 

carte italiane veneziane, le seconde fanno parte di un mazzo di carte dannunziane con versi
veneziane, carte 
napoletane.
Questo è un altro esempio di carte italiane proviene dalla ditta veneziana Mengotti 
che le depositò presso la Commissione di sorveglianza alle fabbriche del governo austriaco.
Nelle carte trevigiane, nella serie di assi, 
si trovano stampate delle frasi per i giocatori come se fossero massime morali e come diceva un vecchio proverbio 
Chi un dì vince e dieci perde alla fin si trova al verde  ma non sempre i giocatori ne tenevano conto come accade pur troppo ancora oggi.  


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