lunedì 30 gennaio 2017

Il Museo della Pipa e il Museo Polare a Fermo

Questi singolari musei si trovano a Fermo presso Villa Vitali, una villa dell’800.
Il museo della pipa, con le sue esposizioni, mette in risalto anche il lavoro artigianale e artistico per un oggetto del fumatore ancora in uso.


Ecco alcuni esemplari:



pipa appartenuta a Garibaldi


Il Museo Polare Etnografico “Silvio Zavatti”

con le sale espositive permette di conoscere tutto ciò che concerne 
la spedizione, i reperti archeologici,
Cranio di bue muschiato

l’ambiente con il modo di vestire.

vestito in pelle di renna

Visitare questi due interessanti e particolari musei è come fare un viaggio a ritroso nel tempo per conoscere sia l'artigianato locale sia per conoscere molto sul modo di viaggiare nelle zone polari perchè in Italia è l'unico dedicato agli ambienti, ai popolo artici e alle ricerche polari artiche italiane.
Si consiglia di informarsi in tempo per i giorni, gli orari e quant'altro concerne la visita ai due musei.  














sabato 28 gennaio 2017

La Basilica di San Vitale ed il Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna

Ravenna, detta anche Città del mosaico, fu tre volte Capitale di Regni, da quello Romano d'Occidente a quello dei Goti e dell'Impero di Bisanzio in Europa. In particolare,testimonianza di quei periodi è la Basilica di San Vitale, un capolavoro dell’arte paleocristiana e bizantina e dell'architettura ravennate. Non lasciamoci ingannare dalla semplicità esterna perché nell’interno si trovano, in pochi metri quadrati, i più antichi e splendidi mosaici di Ravenna.

Il visitatore, all’interno, potrà ammirare le belle decorazioni della volta, che è divisa in quattro vele, di festoni di foglie e frutti e al centro l’Agnello Divino su sfondo stellato.

Sulla sinistra si trovano scene relative ad Abramo e a suo figlio Isacco come la scena dei messaggeri divini che annunciano ad Abramo, molto vecchio, la nascita di un figlio. Sulla destra, invece, viene proposta la scena di Abramo che deve sacrificare il figlio poiché Dio l’ha messo alla prova di ubbidienza.
 Nel semicatino dell’abside è raffigurata la scena della Teofania, al centro c’è un giovane Redentore, vestito di porpora, che siede su un globo azzurro tra due arcangeli, sulla destra è raffigurato il Vescovo Ecclesio, fondatore della Basilica, che presenta il modello della costruzione.
 Un’altra caratteristica sono i capitelli, la forma del tronco è a piramide rovesciata e leggermente rigonfia e sono decorati da un nastro di foglie, ramoscelli e fiori che richiudendosi tra loro formano una croce.

Ci sono altre rappresentazioni a mosaico che abbelliscono l’interno della Basilica, come quella dell’imperatore Giustiniano,

    e dell’imperatrice Teodora.

 Il visitatore si troverà ad ammirare altri capolavori, il suo sguardo sarà catturato dagli alti spazi e dagli affreschi barocchi della cupola 

 ma se appena appena guardasse il pavimento del presbiterio, di fronte all’altare, vedrebbe un piccolo capolavoro: un labirinto un po’ speciale. Infatti piccole frecce partono dal labirinto e attraverso un percorso portano verso il centro della chiesa.

 l labirinto, nei primi anni della cristianità, spesso era il simbolo del peccato e del percorso verso la purificazione.
Tempo a disposizione permettendo vale la pena visitare il Mausoleo di Galla Placida, voluto dall’imperatore Onorio in memoria della sorella.



Il tema di questi mosaici è la vittoria della vita sulla morte in tema all’edificio funerario.
 alzando gli occhi verso la volta si rimarrà colpiti dal cielo stellato riprodotto e che sicuramente il visitatore non scorderà facilmente.


Le opere d'arte di Simone Martini in Italia

Un tour nelle città italiane  per conoscere alcune importanti opere di Simone Martini.

Simone Sanese, conosciuto come Simone Martini, nacque a Siena nel 1284, fu uno dei maggiori maestri della Scuola Senese e tra i più influenti pittori del Trecento italiano. Il pittore morì ad Avignone nel 1344. Quste sono alcune città che conservano le opere del grande Maestro.

Siena Palazzo Pubblico

L’affresco
 “Maestà” fu realizzato dal maestro nel 1315 con altri artisti, si trova sulla parete della sala del consiglio. La Maestà è incorniciata da venti medaglioni con figure di Santi e Profeti a mezzo busto.
Assisi Chiesa inferiore di san Francesco Cappella di san Luigi

“Vetrate di Assisi”
Le vetrate della cappella hanno una superficie di 570 x 400.
Cappella di san Martino

Storie di san Martino la divisione del mantello.
Firenze Galleria degli Uffizi

“L’Annunciazione”
L’opera fu realizzata per la cappella di sant’Ansano della cattedrale di Siena. 
Napoli Museo di Capodimonte

L’opera “Ludovico da Tolosa e le storie del santo” risalgono al 1317.

Ludovico, il figlio del re di Sicilia Carlo II d’Angiò, rinunciò al trono in favore del fratello Roberto e  qui è ritratto quando incorona il fratello.
Pisa Museo di san Marco

Il “Polittico di Pisa”, una serie di dipinti, è la più grande pala eseguita dal maestro nel 1319 e il committente fu frà Pietro per il convento di santa Caterina da Pisa.L’opera è chiamata anche “Polittico di santa Caterina”.





giovedì 26 gennaio 2017

Un weekend ad Urbino

Urbino è immersa nel verde delle colline marchigiane, è una città rinascimentale molto accogliente e il visitatore si ritroverà in un’atmosfera unica per ammirare tante altre cose che la cittadina offre.
Le porte della città sono: 
la 
Porta Lavàgine, la porta 
Santa Lucia e  la 
Porta Valbona.
Percorrendo la cittadina si vedrà in piazza della Repubblica 
una particolare fontana, il Palazzo Ducale 
con il cortile d’onore, lo scalone, l’appartamento 
del duca Federico, il salone 
del trono ed altre interessanti sale.
Il Palazzo ospita anche la Galleria Nazionale delle Marche 
Piero della Francesca, Madonna di Senigallia
con una preziosa collezione 
la città ideale autore sconosciuto

Raffaello, La Muta
di opere d’arte.  
Una visita 
al Duomo e alle Grotte con diverse cappelle e il Corridoio del Perdono. Secondo un'antica tradizione di Urbino ci si assicurava il perdono dai peccati percorrendo questo corridoio diverse volte durante il Lunedì di Pasqua. Una sosta in Piazzale Roma 
con il monumento a Raffaello per ammirare un bel panorama delle mura cinquecentesche e della 

Fortezza Albornoz.
Ecco cosa altro vedere: 
il Teatro di Urbino (1853) e la chiesa gotica 
di San Domenico, di fronte c’è l’Obelisco egiziano, sulla sommità svetta una croce di bronzo 

in cui, secondo la tradizione, sarebbe incorporato un frammento della croce di Cristo.
L’Orto Botanico 
è annesso alla Facoltà di Scienze Chimiche Fisiche 
e Naturali dell'Università, comprende circa 2300 specie di piante 
italiane ed estere.
Da visitare la casa natale di Raffaello 
in un edificio quattrocentesco, oggi sede dell’Accademia di Raffaello, si custodisce al suo interno una collezione 
di quadri anche fiamminghi, riproduzioni delle opere dell’artista e un suo affresco 
la Madonna col Bambino, fatto in età giovanile.