lunedì 27 febbraio 2017

Un weekend a Deruta

Questo bel Borgo è conosciuto per le sue superbe ceramiche e per l’antica tradizione artigiana della maiolica che risale al Medioevo ma visitando Deruta si scopre che ha una storia antica e bei monumenti.

Deruta fa parte dei Borghi più belli d’Italia. Attraversando le tre porte d’accesso Porta Perugina 
 e Porta del Borgo 
o Tuderte e attraversando la Porta di San Michele Arcangelo 
si giunge al centro storico dove si trova 
il Palazzo dei Consoli 
 Sant Elena e San Francesco in adorazione della Croce
con la Pinacoteca. 
Nel Palazzo si trova anche il Museo della Ceramica, 
in cui sono custodite preziose maioliche locali e queste sono alcune sale:
la Sala 
del Rinascimento, la Sala delle "grottesche" 
e del "calligrafico, la sala 
delle terracotte.
Questo percorso descrive l'evoluzione della ceramica dalla maiolica arcaica fino ai primi del novecento e il Museo rappresenta 
uno dei punti di interesse storico ed artistico più significativi di questa bella cittadina. 
Una passeggiata in centro dove si trova questa 
bella fontana e poi andare al Giardino Milziade Magnini 
per una passeggiata
e vedere il panorama.
Mentre nel centro storico 
si trovano le botteghe
con le caratteristiche ceramiche richieste 
da tutte le parti d’Italia ma ci sono anche palazzi con  le ceramiche 
sulle facciate.
Nella piazza si può visitare la bella chiesa di San Francesco, in stile gotico, 
con la bella facciata in pietra arenaria con l’elegante rosone in pietra bianca e dorata. 
L’interno 
conserva tracce 
di affreschi realizzati tra XIV e XVI sec.
Sarà il visitatore attento a scoprire le altre cose interessanti 
di questa bella e particolare cittadina.



venerdì 24 febbraio 2017

Una visita al Museo Barracco a Roma

Percorrendo il Corso Vittorio Emanuele, proprio all'imbocco di uno dei vicoli che portano al Campo de' Fiori, si trova un palazzo rinascimentale, noto col nome di Farnesina ai Baullari, che ospita una particolarissima collezione. Il Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, che fa parte del circuto Musei in Comune, nasce nel 1902,  quando Giovanni Barracco donò la sua collezione di sculture antiche al Comune di Roma e fece costruire, su progetto di Gaetano Koch, un edificio destinato ad ospitarla con il nome di Museo di Scultura Antica.

Barracco morì nel 1914, lasciando la responsabilità del museo a Ludwig Pollak, suo amico e consigliere nell’acquisto delle opere. Negli anni ’30, in occasione di una ristrutturazione urbanistica della zona, il museo di Koch fu demolito e solo dopo più di dieci anni, nel 1948, la collezione Barracco trovò una sistemazione definitiva nell’attuale sede.

La Collezione è composta da numerosi reperti di arte egizia

etrusca, cipriota,

arte greca, arte ellenistica, arte romana e medievale.
Questa varietà è dovuta all’intento dichiarato da Barracco, nel catalogo del 1893, di “formare un piccolo museo di scultura antica comparata” analizzando i contributi che le grandi civiltà antiche del bacino del Mediterraneo avevano apportato alla formazione dell’arte classica.
Durante il percorso espositivo nelle varie sale, questi alcuni reperti:

Sfinge femminile di una regina 

Nuovo Regno, XVIII Dinastia, Thutmosis III (1479-1426 a.C.)
Testa di Sethi I

Nuovo Regno, XIX Dinastia, Sethi I (1289-1278 a.C.)
Un raro manufatto cipriota il Carro da parata con due personaggi 

secondo quarto del v secolo a.C.
Statuetta di Herakles-Melqart

Scultura Inizi V sec. a.C.
Rilievo votivo con dedica ad Apollo

Originale attico della prima metà del IV sec. a.C.
Ritratto di Euripide

Copia romana da originale greco della fine del IV sec. a.C
Frammento di sarcofago

Monumento e arredo funerario
Terzo periodo intermedio, XXI Dinastia (1075-944 a.C.)
Mosaico con Ecclesia Romana

XII sec. d.C.
Urna cineraria a forma di tempio

Monumento e arredo funerario
Arte italica III sec. a.C. rilievo funerario del dignitario Nefer, 
databile al regno del faraone Cheope
Al termine di questa interessante visita si saranno conosciuti i reperti di varie epoche che Giovanni Barracco, ricco gentiluomo calabrese, donò al Comune di Roma nel 1904. 
Inoltre si potrà visitare anche la mostra “All’Ombra delle Piramidi”. La mastaba del dignitario Nefer fino al 28 maggio 2017.

 Le màstabe (dalla parola araba che significa “panca”) sono edifici funerari caratteristici delle prime dinastie della civiltà egizia.









mercoledì 22 febbraio 2017

Le stradine ed i vicoli più suggestivi d’Italia

I borghi della nostra Penisola spesso hanno mantenuto, soprattutto nei centri storici, il loro impianto originario, il che rende questi luoghi interessanti da visitare per proprio per la loro caratteristica struttura. Questi sono alcuni da visitare:
Ostuni, in Puglia

Interessante centro dove il colore bianco si ritrova nelle stradine 
e nelle case rendendolo pittoresco e molto particolare. Le stradine con i vicoli stretti 
arrivano fino alla sommità della cittadina tutta bianca.  
Per le caratteristiche costruzioni in bianco 
che rendono pittoresco la cittadina Ostuni è chiamata “la città bianca”.
Da visitare il Museo di civiltà preclassiche 
della Murgia meridionale.

Siena, in Toscana

E’ molto interessante il centro storico 
con le stradine acciottolate spesso con i ponti ed gli archi 
per conoscere la storia 
della città non dimenticando una sosta a 
Piazza del Campo.

Burano, un isolotto vicino Venezia
Passeggiare nelle stradine, che si affacciano 
sui canali, per vedere queste belle e particolari case tutte colorate 
in modo diverso è invitante per conoscere questa usanza locale dove le botteghe artigianali espongono i lavori più belli 
in vetro ed i lavori 
di merletti. Da visitare il museo del merletto.

Putignano, in Puglia

Caratteristico centro con i suoi vicoli stretti 
mantiene la struttura tipicamente medievale 
ma anche mediterranea. Anche qui ci sono disposte in anelli concentrici le tipiche case
bianche come le tipiche 
chiese .

Da visitare la Grotta di Putignano, 
detta anche grotta del Trullo e la Chiesa rupestre 
della Madonna delle Grazie.