venerdì 10 febbraio 2017

Le maschere tipiche del carnevale in Italia

Le maschere di carnevale molto probabilmente ebbero origine quando gli attori della commedia dell’arte crearono le maschere personaggio, dal servo sciocco e dall'intrigante, da cui nacquero maschere come Arlecchino e Brighella.

Le maschere tradizionali rappresentano una città per esempio Pantalone 
a Venezia, Gianduia 
a Torino, Arlecchino 
a Bergamo, Rugantino 
a Roma, Pulcinella
a Napoli,  Peppe Nappa
a Messina così come le maschere di altre città.
Per tradizione il Carnevale non ha una durata fissa in quanto precede la quaresima e termina il martedì che precede le Ceneri e poiché è festa più allegra dell’anno ogni regione ha una sua consuetudine per festeggiare il Carnevale.
L’origine di questa usanza risale ai tempi dei romani che festeggiavano i Saturnali
in onore del dio Saturno, i Lupercali per il dio Pan.
Con il Cristianesimo questi riti persero il loro significato originale e divennero giorni divertimento con cortei mascherati.
I balli in maschera
e quelli a tema infatti ne sono un esempio per cambiare personalità per gioco.
Il proverbio più conosciuto è: a carnevale ogni scherzo vale ma forse con l’intenzione che non sia uno scherzo ne volgare ne che rechi danno a nessuno quindi buon divertimento.



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