venerdì 16 marzo 2018

Alla scoperta di Venezia tra storia e curiosità

Passeggiando per Venezia si incontrano posti poco conosciuti, ma molto interessanti per la loro storia, curiosità e particolarità, che permettono di conoscere meglio la vera storia di Venezia.


Passando da un ponte all’altro ecco cosa vedere:
Il Ponte dei Pugni fu chiamato così perché fino al 1705 due bande rivali si combattevano a pugni e gli sconfitti
venivano gettati in acqua in quanto non c’era la ringhiera. Sul ponte si possono ancora osservare delle orme,
segni che indicavano, ai due rivali, dove posizionarsi.
Le due colonne di granito orientale rosa e grigio di Piazza San Marco
arrivate in città rimasero coricate a terra per molto tempo poichè nessuno si mostrò in grado di tirarle su ma Nicolò Barattieri, maestro lombardo, trovò il sistema di metterle in piedi e per riconoscenza gli venne concesso l'appalto esclusivo del gioco d'azzardo da farsi ai piedi delle due colonne.
La calle più stretta della città è larga 65 centimetri ed è la Calle Stretta
che congiunge il Campiello Albrizzi al Sottoportico della Furatola, nel sestiere di Santa Croce.
Nei pressi di Rialto, il più antico nucleo di Venezia, si trova una strana statua chiamata il gobbo, 

prima usata dagli araldi per leggere i nomi dei condannati poi usata per appenderci le critiche satiriche nei confronti del clero e dello Stato.
Il Ponte delle Guglie è differente dagli altri ponti


per i quattro obelischi collocati ai lati e ai mascheroni che si trovano all’arcata sotto il parapetto.
Nel sestiere di Castello, vicino piazza san Marco c’è una particolare libreria
la Libreria Acqua Alta, qui i libri sono collocati anche in modo fantasioso
in contenitori diversi.
Il giardino mistico
dei frati carmelitani, nei pressi della stazione di santa Lucia, con sette aiuole, si coltiva la melissa, la vite,
le erbe officinali.
Sull’isola di San Giorgio Maggiore si troverà il giardino-labirinto, realizzato dall’architetto Randoll Coate, dedicato a Jorge Luis Borges 
e al suo racconto Il giardino dei sentieri che si biforcano.


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